Sarà il presidente del Consiglio Comunale di Casalgrande Marco Cassinadri, a rappresentare Casalgrande alla commemorazione della strage di Bologna del prossimo 2 agosto.
Un momento che ricorda il più violento attentato del dopoguerra italiano, sul quale tutt’ora gravano domande rimaste senza risposta. Ricordare questo doloroso passaggio storico per tutto il Paese è un dovere, anche in considerazione del fatto che ancora non si è giunti, a causa di una infinita serie di depistaggi, alla definizione di una verità sia sugli esecutori materiali che sui mandanti della strage. Le ultime risultanze investigative devono spingere l’opinione pubblica a tenere alta l’attenzione su questa vicenda: la memoria è il primo antidoto per impedire che certi fatti si ripetano.
Quel due agosto di 40 anni fa, Vittorio Vaccaro si era recato a Bologna assieme alla propria madre, Eleonora Geraci, per attendere in stazione una parente proveniente dalla Sicilia. Per entrambi, l’orologio si fermò a quel tragico momento delle 10,25. Vittorio, che lavorava alla ceramica Sassol-art di Casalgrande, lasciò la moglie Adele Incerti, di 22 anni, e la figlia Linda, di soli 4 anni.