Dopo averle sfondato il timpano a suon di schiaffi l’ha chiusa a chiave in casa per impedirle di ricorrere alle cure mediche e denunciarlo. Questa la condotta violenta riservata all’ex moglie, con la quale conviveva sebbene divorziati, non avendo intenzione di lasciare la casa familiare. Violenze, quelle risalenti alla fine del mese di settembre dello scorso anno, in conseguenze delle quali, al termine delle indagini, i carabinieri della stazione di Castelnovo Sotto denunciarono l’uomo, un 58enne residente a Castelnovo Sotto, alla Procura reggiana per i reati di lesioni personali aggravate e sequestro di persona.
La Procura, condividendo con le risultanze investigative dei carabinieri, richiedeva ed otteneva dal gip del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione della tripla misura cautelare di allontanamento dalla casa e del divieto di avvicinamento all’ex moglie, prescrivendogli di non avvicinarsi a più di 150 metri da tutti i luoghi frequentati dalla donna e vietandogli di comunicare con la stessa nonché del divieto di dimora successivamente applicatogli.
Misure che non sono bastate per contenere la condotta delittuosa dell’uomo e garantire sicurezza e tranquillità alla donna tanto è che il 29 luglio scorso i carabinieri della sezione radiomobile di Guastalla sono dovuti intervenire presso l’abitazione dove abita la donna una operaia 41enne, rintracciando il 58enne mentre scendeva le scale del condominio scorgendolo con i sintomi di abuso di alcol e mentre cercava di allontanarsi di nascosto dai carabinieri. Sentita la donna la stessa riferiva che l’ex marito aveva suonato il campanello ma che lei non aveva aperto per timore potesse farle del male. La condotta che ha visto l’uomo trasgredire le prescrizioni inerenti al regime delle misura cautelari cui era sottoposto ha visto i militari della stazione di Castelnovo Sotto segnalare tale condotta alla Procura reggiana che richiedeva ed otteneva dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia l’aggravamento delle misure in atto con l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari che veniva eseguita dai carabinieri di Castelnovo Sotto che ieri arrestavano l’uomo.
Nell’ambito del procedimento pendente a carico dell’uomo lo stesso è accusato di lesioni personali aggravate perché nel corso di un litigio, nato per futili motivi, la prendeva a schiaffi all’altezza del viso e della guancia destra ed afferrandola per la gola le cagionava lesioni personali consistite in contusione al volto e perforazione del timpano con una prognosi di 30 giorni. Accusa a cui si deve aggiungere quella di sequestri di persona perché avvalendosi del figlio minore gli faceva chiudere la porta di casa dall’esterno e togliendo la chiave impediva alla donna di uscire e quindi di ricorrere alle cure per alcune ore e comunque sino all’arrivo dei carabinieri di Castelnovo Sotto allertati dal 112 a cui era giunta segnalazione da parte della vittima. Gravi condotte delittuose quelle accertate a ottobre dello scorso anno oggi culminate con un nuovo provvedimento alla luce delle continue condotte vessatorie e persecutorie che l’uomo stava continuando a mettere in atto.