Dal 9 maggio 2012, stando ai report dell’INPS, risultava lavorare quale domestico alle dipendenze di un 55enne correggese. Peccato che il “datore di lavoro” non ne sapesse nulla per scoprirlo solo quando ha ricevuto dall’INPS gli avvisi di pagamento per il mancato versamento dei contributi a favore del “dipendente” che risultava essere stato assunto sin dal 2012, come domestico appunto.
I carabinieri di Correggio a cui il 55enne si è rivolto sporgendo denuncia, hanno quindi scoperto che dietro l’avviso di mancato versamento dei contributi c’era la condotta delittuosa dello stesso “domestico”, identificato in un cittadino cinese 35enne senza fissa dimora nel territorio dello stato italiano, per questo irreperibile. Come accertato dai carabinieri l’uomo, probabilmente con il fine di regolarizzare la sua presenza nel territorio nazionale, autocertificava in maniera falsa e fraudolenta il suo rapporto di lavoro in qualità di domestico alle dipendenze del 55enne correggese.
A scoprire che aveva alle sue dipendenze un domestico fantasma è stato lo stesso 55enne quando ha ricevuto dall’Inps un avviso relativo al mancato pagamento dei contributi per lavoro domestico per un ammontare di circa 8.000 euro (relativi al periodo tra il quarto trimestre 2013 e il quarto trimestre 2017) e successiva richiesta per il mancato versamento dei contributi sempre relativi allo stesso cinese per l’anno 2019. Recatosi presso i competenti uffici per aver spiegazioni, certo essersi trattato di errore di persona non avendo mai avuto alle dipendenze alcun domestico, non solo apprendeva che non era un errore ma che all’Inps risultava che il domestico era assunto dal 9 maggio del 2012 a tutt’oggi. Un’incredibile scoperta che ha visto l’uomo, avvisi di pagamento alla mano, presentarsi ai carabinieri di Correggio e sporgere denuncia. Le indagini dei militari correggesi, oltre ad appurare che il 55enne non aveva mai assunto alcun domestico, consentivano di accertare che ciò risultava a seguito della falsa autocertificazione fatta da un cittadino cinese 35enne col fine di cercare di regolarizzare la sua posizione in Italia. Appurati i fatti e acquisti i dovuti incontrovertibili elementi di responsabilità a carico del 35enne, lo stesso veniva denunciato alla Procura reggiana per truffa e reati di falso.