Decine di denunce per raccontare l’assedio di un uomo sconosciuto che, oltre a tormentarla per anni con lettere deliranti piene di minacce, almeno in quattro occasioni l’avrebbe anche assalita fisicamente, indossando una maschera. Le indagini dei carabinieri di Reggio Emilia, però, chiarirono che nulla di quanto denunciato da un’avvocatessa residente in città era vero. La stessa aveva prodotto quelle lettere e quello che l’ha incastrata sono state le tracce del suo Dna, trovato dietro a un francobollo. Per la donna scattò quindi la denuncia per simulazione di reato. Ieri, la condanna in tribunale a Reggio Emilia a 10 mesi di reclusione.
(Fonte:Ansa)