Anche i Campionati mondiali di Ciclismo su strada “2020 Road World Championships”, in programma dal 24 al 27 settembre a Imola, si svolgeranno alla presenza del pubblico sugli spalti dell’autodromo “Enzo e Dino Ferrari”, seppur in numero molto limitato rispetto alla capienza delle tribune del circuito. Potrà infatti esserci fino a un massimo di 2.246 spettatori, per rispetto delle norme sulla sicurezza.
E’ quanto prevede un’ordinanza firmata oggi dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che, accogliendo la richiesta presentata dagli organizzatori, concede una deroga al numero massimo di mille spettatori previsto negli impianti all’aperto per gli eventi sportivi di portata nazionale e internazionale.
La deroga è stata concessa dopo che l’assessorato regionale alla Politiche per la salute – Direzione generale Cura della persona, salute e welfare – ha concluso l’istruttoria sul piano per la sicurezza presentato dagli organizzatori stessi, che garantisce il pieno rispetto delle misure anti Covid: dal distanziamento all’uso obbligatorio della mascherina, dagli accessi controllati alla sanificazione e ai controlli fuori dalla struttura, sulla base delle disposizioni dettate dalle “Linee guida regionali per la partecipazione del pubblico agli eventi sportivi”.
Il soggetto gestore – precisa l’ordinanza – si deve impegnare alla corretta applicazione del protocollo nonché alla vigilanza sulla sua attuazione e deve garantire tutte le misure organizzative per evitare assembramenti durante l’accesso e il deflusso del pubblico all’impianto, la permanenza nel posto assegnato e l’accesso ai punti ristoro e ai servizi igienici.
Il numero degli operatori di sicurezza impegnati nell’assistenza e monitoraggio delle misure è stabilito in 1 addetto ogni 150 spettatori. La vendita dei biglietti sarà esclusivamente on line e/o in prevendita e il soggetto gestore dell’impianto dovrà conservare per almeno 14 giorni copia degli elenchi nominativi di coloro che hanno acquistato i biglietti, rendendoli disponibili su richiesta alle strutture sanitarie in caso di necessità di svolgere attività di contact-tracing.