Momenti concitati e di alta apprensione quelli verificatisi alle prime ore del 21 agosto scorso a Sant’Ilario d’Enza, quando una ragazza e due suoi amici erano stati raggiunti da due uomini che li avevano aggrediti colpendoli a pugni e schiaffi, ferendoli con un coltello. Una brutale aggressione subito rimbalzata sui social e creando grande allarme sociale nella tranquilla comunità di Sant’Ilario d’Enza. A distanza di qualche settimana dal grave episodio di sangue, i carabinieri della locale stazione a cui le vittime avevano sporto denuncia, hanno identificato e denunciato i responsabili dell’aggressione.
Si tratta dell’ex marito dell’unica donna coinvolta, un 36ene marocchino e di un suo connazionale coetaneo, entrambi domiciliati a Parma. I due sono stati denunciati alla Procura reggiana dai carabinieri di Sant’Ilario d’Enza con le accuse di concorso in lesioni personali, minacce aggravate e porto abusivo di arma.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri erano le 7.30 del 21 agosto scorso quando la 32enne di Sant’Ilario d’Enza, alla guida della sua autovettura con a bordo due suoi amici di 42 e 50 anni, si stava recando alla fermata dell’autobus per accompagnare gli amici con cui aveva trascorso insieme la notte. All’arrivo l’auto della donna era stata affiancata da un fuoristrada da dove scendeva l’ex marito armato di coltello e un suo amico. I due aprivano lo sportello tirando fuori la donna che minacciata di morte dall’ex marito veniva colpita dai due a calci sull’addome. Violenze che poi si sono riversate anche sui due amici della donna che hanno cercato invano di intervenire in difesa dell’amica, colpiti fortunatamente di striscio: il 42enne al braccio e il 50enne al cuoio cappelluto. Quindi la fuga con i tre che ricorrevano alle cure mediche (20 i giorni di prognosi per la donna 7 per i due suoi amici). Quindi la denuncia ai carabinieri di Sant’Ilario d’Enza che ricostruiti i fatti, e soprattutto identificati i due aggressori, li denunciavano alla Procura reggiana per concorso in lesioni personali e minacce aggravate e porto abusivo di arma.