Reggio Emilia sarà una delle 100 città europee che prenderanno parte nei prossimi due anni all’Intelligent City Challenge (Icc), l’iniziativa promossa dalla Commissione europea per supportare la trasformazione digitale delle città coinvolte al fine di renderle più verdi, inclusive e intelligenti.
Oltre a Reggio Emilia, il progetto vede la partecipazione di città quali Budapest, Cork, Alicante, Zagabria e Lille, che saranno supportate da alcune delle città europee più avanzate in termini di trasformazione digitale (tra cui Amsterdam, Barcellona, Amburgo, Nizza, Aarhus).
“Reggio Emilia, che da sempre è una forte sostenitrice del dialogo e del confronto con altre realtà, è onorata di essere parte dell’Intelligent Cities Challenge – dice il sindaco Luca Vecchi – Si tratta di un’occasione importante, ancora di più nella fase successiva all’emergenza Covid, per scambiare esperienze e condividere idee e ispirazioni su strategie rilevanti per la città, tra cui la digitalizzazione dei servizi pubblici, l’innovazione di servizi rivolti alle famiglie con persone fragili, i partenariati con le piccole imprese e le attività economiche del territorio e la partecipazione attiva dei cittadini e della comunità allo sviluppo della città. In questo quadro, la sostenibilità e il rafforzamento delle competenze formali e informali delle persone diventano leve chiave per ripensare politiche e servizi. Per questa ragione, Reggio Emilia intende investire sul ruolo delle città e sul programma Icc per ripensare il suo lavoro alla luce delle strategie quadro dell’Unione europea, quali l’European Green Deal, il Patto per le competenze e l’Urban Initiative”.
Il programma ha una durata di 25 mesi, fino a luglio 2022. In questo percorso, Reggio Emilia riceverà un sostegno ad hoc da parte di team di esperti che favoriranno l’implementazione di progetti di trasformazione digitale per lo sviluppo sostenibile e potrà accedere a una comunità internazionale, strumenti online e offline e una serie di opportunità di incontro e scambio.
La candidatura al Programma – che si rivolge alle città di medie dimensioni con alte potenzialità e che propone un approccio integrato nello sviluppo di percorsi di trasformazione digitale – è stata seguita dal Servizio Trasformazione digitale del Comune di Reggio Emilia insieme alla Fondazione E35 per la progettazione internazionale.
IL PROGRAMMA – L’Intelligent Cities Challenge è promossa dalla Commissione europea e nasce come potenziamento della Digital Cities Challenge che ha sostenuto 41 città europee, tra cui Reggio Emilia, nell’elaborazione della propria strategia di trasformazione digitale. Aderendo a questo progetto, l’Amministrazione comunale ha definito il piano di trasformazione digitale della città e firmato l’accordo di cooperazione internazionale Declaration of Collaboration for Smart Growth and Digital Transformation, che ha impegnato le 41 città partecipanti al percorso a collaborare e scambiarsi conoscenze e buone pratiche.
L’interesse del nuovo programma Intelligent Cities Challenge è in particolare quello di supportare le città nello sviluppare azioni per la trasformazione digitale per renderle più avanzate nei percorsi di sostenibilità, abitabilità, responsabilità sociale.
La partecipazione di Reggio Emilia al programma riguarderà in particolare le politiche relative all’e-government e alla digitalizzazione dei servizi pubblici, le politiche per la salute e il benessere dei cittadini, l’economia sociale e il ruolo delle Pmi e delle start up, la partecipazione, la connettività e il coinvolgimento della comunità. Particolare attenzione avranno anche le azioni a favore dei sistemi resilienti e sostenibili per la produzione di cibo e trasporti e mobilità verde e smart.
L’obiettivo è quello di creare un network europeo di “100 Città intelligenti” per fare leva sul potenziale delle nuove tecnologie e definire programmi ambiziosi di sviluppo per migliorare la qualità della vita dei cittadini, la crescita, la sostenibilità e la resilienza.
Icc agirà quindi come un driver per le città intenzionate a fare leva sulle nuove tecnologie non solo a supporto della trasformazione digitale e la competitività, ma anche per promuovere condizioni di vita più sane, più sostenibili e capaci di sostenere la partecipazione attiva dei cittadini.