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Lavoro femminile: le proposte del “Tavolo regionale per le politiche di genere” per il nuovo “Patto per il Lavoro e per il clima”

Un contributo concreto di analisi e proposte per migliorare la condizione femminile nel mondo del lavoro, a fronte di un gap che l’emergenza Covid ha in molti casi reso ancora più evidente che in passato.

È quello consegnato oggi dall’assessora alle Pari opportunità Barbara Lori all’assessore allo Sviluppo economico Vincenzo Colla e che diventerà oggetto di confronto all’interno del nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima.

Il documento è stato elaborato dal Tavolo regionale permanente per le politiche di genere, allargato ad associazioni di categoria, sindacati, enti locali, Università ed Enti di ricerca, figure di garanzia e Associazioni del Terzo settore.

“La pandemia ha messo in rilievo con ancora maggiore forza la penalizzazione delle donne nel mondo del lavoro – ha sottolineato Barbara Lori -. Questo è un momento storico irripetibile per colmare il divario esistente tra lavoro maschile e femminile in termini di qualità, stabilità, reddito, carriera, potere decisionale. Di qui ai prossimi anni assisteremo ad un impiego senza precedenti di risorse economiche e di progettualità. Le risposte e le risorse destinate al rilancio del Paese da questo punto di vista non potranno essere neutre”.

“Il contributo realizzato dal Tavolo per le politiche di genere insieme alle tante realtà che sono state coinvolte è non solo utile, ma doveroso – ha aggiunto l’assessore Colla -. Il miglioramento, sia in termini quantitativi che qualitativi, della condizione delle donne in campo lavorativo, deve essere oggetto di un impegno specifico e puntualmente declinato all’interno del Nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima, tanto più oggi, a fronte di una congiuntura del tutto inedita che ha avuto un impatto reale e talvolta drammatico sul lavoro femminile”.

Oltre a un ricco corredo di dati e di analisi, il documento contiene anche una serie di proposte concrete, dall’ampliamento e flessibilizzazione degli strumenti di conciliazione, all’avvicinamento precoce delle ragazze alle discipline finanziarie, matematiche e scientifiche. Passando per la revisione degli orari delle città, il finanziamento di azioni culturali di contrasto agli stereotipi di genere, il supporto ai percorsi di carriera.