Fornire un aiuto concreto alle famiglie, abbassare il caro libri e rendere l’istruzione accessibile a tutti. Erano questi gli obiettivi del Mercatino del libro promosso dalla Rete delle associazioni giovanili di Via Cassoli 1 in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, che si è chiuso lo scorso 3 ottobre.
Obiettivi che con oltre 2000 libri venduti sono stati pienamente raggiunti come testimonia la coordinatrice del mercatino Martina Salvarani: “Se oggi pensiamo che fino a maggio non avevamo la certezza di poter dare il via ai lavori, che ci aspettavamo una risposta dal pubblico e un ritorno economico uguali se non inferiori agli anni precedenti, possiamo assolutamente ritenerci soddisfatti. Ciò su cui nutrivamo maggiori dubbi era la risposta della clientela. Non abbiamo mai avuto dubbi, invece, sull’importanza del servizio per la città, sulla necessità di combattere il carolibri, soprattutto in un momento di crisi come questo, che ha colpito molte famiglie. Ed è stato quest’ultimo aspetto a vincere sulla paura: 1119 utenti (81 in più del 2019) ci hanno contattato e 703 (20 in più del 2019) hanno usufruito del servizio, cioè venduto o comprato almeno un libro. Abbiamo venduto 2210 libri (618 in più del 2019). Anche sotto il profilo economico è stata quindi un’edizione più che positiva, che ci permetterà di finanziare il Mercatino del Libro del prossimo anno e investire anche in progetti legati all’istruzione e alle politiche giovanili”.
“Sono molto orgogliosa di questo progetto, basato sui valori e gli ideali dell’iniziativa e del grande protagonismo dei giovani, che si sono messi a disposizione e hanno dato la forza necessaria per la riuscita del progetto – dice l’assessore all’Educazione, conoscenza e città universitaria, sport Raffaella Curioni – E’ stato un servizio importante per la città in tempi sociali ed economici non facili, una spinta a continuare a proporre la promozione di progetti a beneficio dei giovani e della città, trasversali rispetto alle identità delle singole associazioni, con l’auspicio di avvicinare i ragazzi al mondo dell’associazionismo e del volontariato”.
Fondamentale per la riuscita del progetto è stata la partecipazione di una ventina di volontari che si sono impegnati durante tutto il periodo di apertura, sperimentandosi anche in nuove mansioni necessarie per garantire maggior sicurezza (igienizzazione delle postazioni, gestione dell’accesso su appuntamento, quarantena dei libri). Quest’ultima e forse la più complessa delle sfide di questa edizione è stata vinta anche grazie alla disponibilità e alla collaborazione del centro sociale Gattaglio, che ha offerto gratuitamente una stanza come magazzino per la quarantena.
“Possiamo considerare quest’edizione non tanto come un momento di passaggio, una fase di transizione in attesa di tempi migliori, quanto come un punto di partenza solido verso nuove edizioni che aspirano a radicarsi ancor più nel tessuto sociale della città e a raggiungere una fetta sempre più ampia della popolazione. E’ in quest’ottica che stiamo già cominciando a lavorare ad importanti novità per il prossimo anno” concludono i giovani volontari facendo un bilancio del progetto.