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Diritti è “Ditutti”, le linee di azione di Comune e Fondazione Mondinsieme per una città interculturale e inclusivaReggio Emilia rafforza l’impegno sul tema dei diritti, del riconoscimento delle culture, della cittadinanza e della convivenza civile tra persone di provenienze differenti grazie al progetto “Ditutti”, il piano di azioni strategiche promosso dall’Amministrazione comunale e realizzato in sinergia con la Fondazione Mondinsieme per accrescere le politiche interculturali e la coesione sociale con una serie di azioni e strategie in ambiti diversi, che prenderanno il via dalle prossime settimane.

Cittadinanza, creatività, conoscenza, cultura, dialogo e intercultura sono le parole chiave del percorso-progetto, che Comune e Fondazione Mondinsieme propongono.

Sono parole concrete, perché l’essere cittadini, persone di una comunità urbana, è una concretezza molto ampia e, poiché la cittadinanza è un’opera collettiva di tutti per ciascuno, le azioni si dovranno realizzare con l’indispensabile contributo della realtà sociale, culturale, educativa ed economica di Reggio Emilia: quindi con la partecipazione di associazioni, istituzioni, scuole e imprese. Con questi partner, si vogliono costruire reti e interconnessioni finalizzate a promuovere il dialogo interculturale e lo scambio propositivo.

 

Le linee di azione – che saranno presentate questo pomeriggio in Consiglio comunale per la loro approvazione – prevedono iniziative e strategie che coinvolgono ambiti differenti, dal mondo della scuola con la promozione di un Patto educativo interculturale al mondo del lavoro, con l’avvio di un Diversity Lab volto a valorizzare le differenze come elemento di ricchezza delle realtà imprenditoriali, dall’inclusione linguistica alla valorizzazione delle reti internazionali e del dialogo interreligioso.

“Ditutti” è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte l’assessore al Welfare e alle Politiche per i cittadini migranti Daniele Marchi e, per Fondazione Mondinsieme, il presidente Matteo Rinaldini e il direttore Ivan Mario Cipressi.

“Queste nuove linee di indirizzo strategico – ha detto l’assessore Daniele Marchi – raccolgono e mettono a sistema le diverse politiche interculturali da sempre contenute nei progetti e nei documenti dell’ente, rafforzando l’impegno in quest’ambito e l’importanza che esso ricopre per l’Amministrazione. Con questo documento, oggi ribadiamo la volontà che Reggio Emilia sia sempre più “di tutti”, una città aperta al dialogo e pronta a cogliere nelle differenze una ricchezza, non soltanto sul piano teorico ma soprattutto nella prassi quotidiana. Le azioni previste nel progetto “Ditutti” rappresentano da un punto di vista politico un messaggio molto chiaro, di una comunità che di fronte alle differenze non si spaventa ma è pronta a coglierne il valore sfidante, uscendo da una logica di semplice tolleranza e assistenzialismo, per valorizzarne la ricchezza e le diversità”.

 

CON PIETRO BARTOLO – Il progetto “Ditutti” sarà presentato inoltre alla città sabato 28 novembre, in un incontro online che vedrà la partecipazione, tra gli altri, del parlamentare europeo Pietro Bartolo, già medico di Lampedusa e tra i simboli più rilevanti dell’inclusione e del dialogo in ambito nazionale e internazionale. Consigliere comunale a Lampedusa e Linosa dal 1988 al 2007, è stato vice sindaco e assessore alla Sanità del Comune delle Pelagie dal 1988 al 1993. Dal 1992 al 2019 si è occupato delle prime visite ai migranti che sbarcavano a Lampedusa e di coloro che soggiornavano nel centro di accoglienza. E’ sostenitore dell’accoglienza e della necessità di implementare i corridoi umanitari contro la tratta degli esseri umani.

 

DESTINAZIONI EDUCATIVE INTERCULTURALI – Sul fronte educativo, per il 2021 è prevista l’attivazione di un percorso di concertazione con Officina educativa per la promozione di un Patto educativo interculturale volto al miglioramento delle competenze in materia e alla promozione di sinergie con le scuole di ogni ordine e grado del territorio su progetti educativi, scolastici ed extra-scolastici. La popolazione cittadina di origine non italiana in età prescolare e scolare rappresenta infatti (dati al 2019) una componente importante del totale cittadino: il 20,2%, ossia 6.265 studenti su un totale di 31.058.

Il Patto avrà anche la funzione di armonizzare gli interventi già in essere e strutturare una strategia integrata per l’insegnamento della lingua italiana e per la promozione del multilinguismo anche nell’ottica di una maggiore integrazione e accessibilità degli spazi. Questo importante lavoro sull’integrazione linguistica e il multilinguismo verrà promosso insieme alle associazioni e agli altri soggetti che compongono la rete Diritto di Parola.

Inoltre, si attiva una Scuola di cittadinanza finalizzata all’accompagnamento dei nuovi cittadini a entrare in contatto con la città: questa azione, che sarà costruita insieme alle istituzioni, associazioni e soggetti del territorio, prevederà un percorso di formazione ai valori della cittadinanza con momenti di incontro, produzione culturale, partecipazione e confronto. L’obiettivo è inoltre quello di valorizzare i nuovi italiani di Reggio Emilia, una parte importante del territorio: tra il 2011 e il 2019 il Comune di Reggio Emilia ha visto il conferimento della cittadinanza italiana a 6.940 persone pari al 4,01% della popolazione complessiva.

 

ECONOMIA E INTEGRAZIONE – Entro il 2021 è prevista l’inaugurazione di un Diversity Lab (D-Lab), un laboratorio rivolto al comparto economico e all’impresa sociale, per facilitare la creazione di ambienti più inclusivi nelle aziende del territorio e renderle più competitive rispetto ai nuovi ambiti economici generati dalle migrazioni e dagli scambi internazionali. In base ai dati della Camera di commercio, al 31 dicembre 2019 le imprese registrate a Reggio Emilia di proprietà di cittadini di origine straniera sono 8.345 pari al 15,4% del totale di quelle registrate in tutta la provincia. A queste si aggiungono le imprese registrate da persone di origine straniera ma che hanno acquisito la cittadinanza italiana, che vengono però conteggiate nella categoria imprese italiane.

Il D-Lab si configura come un luogo dell’innovazione sociale, all’interno dell’offerta promossa dal Laboratorio Aperto ai Chiostri di San Pietro, connesso ad altri luoghi di innovazione sociale della città (Parco Innovazione, La Polveriera, Impact Hub… ). Il D-Lab avrà anche il compito di sviluppare strategie di Diversity Marketing territoriale, inteso come capacità di offrire prodotti e servizi diversificati in risposta a bisogni diversi.

 

DIALOGO TRA RELIGIONI E SPIRITUALITÀ – Il Comune di Reggio Emilia da tempo ha attivato tavoli di confronto sul tema del dialogo interreligioso e spirituale, che coinvolgono i diversi culti presenti sul territorio al fine di promuovere azioni di integrazione e dialogo tra i servizi della città e il welfare informale, che è stato particolarmente rilevante in questi mesi di emergenza sanitaria. Nell’ambito del progetto “DiTutti”, tali azioni saranno ulteriormente implementate e rafforzate, anche con lo sviluppo di nuovi progetti, tra cui la realizzazione del regolamento della ‘Stanza del silenzio’ che sorgerà all’Arcispedale Santa Maria Nuova, la creazione di un Registro dei luoghi di culto, la definizione di Protocolli di collaborazione con le comunità religiose per le iniziative di dialogo e confronto promosse in città.

Un’azione particolarmente importante sarà costituita dalla stesura delle Linee guida per il dialogo interreligioso per gli enti locali, affidato dal Consiglio d’Europa alla Fondazione Mondinsieme, al Comune di Reggio Emilia e al Comune di Novellara. La pubblicazione, che sarà presentata nei prossimi mesi, vedrà una serie di raccomandazioni che raccolgono i risultati di un dialogo attivato con oltre 25 città di tutto il mondo. Diverse le voci di esperti presenti nella pubblicazione, tra cui quelle dei reggiani Alberto Melloni, titolare della cattedra Unesco sul pluralismo religioso e la pace, e Carla Rinaldi, presidente di Fondazione Reggio Children-Centro internazionale Loris Malaguzzi.

 

DIASPORA E RETI INTERNAZIONALI – In questi anni si è affermato il ruolo fondamentale che le associazioni di persone con background migratorio hanno nel favorire pratiche di cooperazione allo sviluppo nei Paesi d’origine. Grazie alla collaborazione intessuta in questi anni da Fondazione Mondisieme, il progetto “Ditutti” prevede una serie di azioni volte a valorizzare il ruolo attivo delle diaspore nella società e l’importante impatto che queste ultime hanno in termini culturali, economici, sociali e politici, anche come facilitatori di nuove relazioni diplomatiche con i Paesi di origine e di creazione di momenti di confronto con le città e i territori da dove le comunità provengono. Tra questi, la promozione di iniziative con le diaspore presenti a Reggio Emilia, l’avvio di nuovi accordi di collaborazione e la promozione di progetti di cooperazione, in partenariato con città e Paesi (europei e non) connessi alla diaspora.

 

DEMOCRAZIA E PARTECIPAZIONE INTERCULTURALE – La coesione sociale delle comunità locali è strettamente collegata alla capacità di promuovere una partecipazione interculturale all’interno del tessuto cittadino. A fianco della valorizzazione del portato culturale delle migrazioni e alla realizzazione di percorsi di inclusione sociale ed economica, il progetto “DiTutti” prevede l’attivazione di momenti di incontro e promozione della partecipazione delle comunità e delle associazioni nei percorsi di cittadinanza attiva promossi dall’Amministrazione comunale.

 

20 ANNI DI MONDINSIEME – Nel 2021 Fondazione Mondinsieme raggiunge un importante traguardo: il compimento dei suoi primi 20 anni di attività.

Nata come ufficio interno all’Amministrazione comunale dedicato alle politiche interculturali, la Fondazione venne istituita come realtà autonoma – in cui il Comune di Reggio Emilia partecipa come socio fondatore – con la delibera approvata dal Consiglio comunale il 31 maggio 2010. Nel corso degli anni questa scelta ha permesso all’Amministrazione comunale di attivare diverse azioni a carattere locale e internazionale al fine di promuovere il dialogo interculturale e la partecipazione delle comunità di origine internazionale presenti nella comunità.

Oltre al Comune di Reggio Emilia, oggi la Fondazione Mondinsieme ha nel proprio board 30 associazioni aderenti: le iniziative promosse dalla Fondazione e dalle associazioni partner vedono la partecipazione ogni anno di 10/12mila persone. Tra queste, 13 realtà rappresentano le comunità della Diaspora, con circa 2.000 soci.

Sono inoltre 20 le realtà legate al mondo dell’impresa (associazioni di categoria, imprese e settore cooperativo) coinvolte nei progetti di economia plurale, diversity management e diversity advantage; 20 le scuole partner della Fondazione Mondinsieme in percorsi e progetti di promozione dell’educazione interculturale, di contrasto alle discriminazioni e di educazione alla cittadinanza; più di 30 i luoghi di culto e comunità religiose con cui è attivo un dialogo e si realizzano incontri permanenti. Tra i 30 e i 50, infine, sono i docenti con cui ogni anno vengono promosse azioni di co-progettazione, per un totale di circa 1.000 studenti destinatari di formazioni specifiche presenti nelle offerte formative “d+. Cultura per la scuola”.

 

PERCHÉ ‘DITUTTI’ – Per il piano di azioni strategiche è stato scelto il titolo ‘Ditutti’ che si declina così:

  • D come DI-TUTTI
  • D come Diritti, D come “Di-tutti”
  • Reggio Emilia vuole essere la città dei Diritti “Ditutti”
  • Reggio Emilia come città dell’incontro, dove sia possibile percepire la molteplicità e la pluralità di voci, culture, approcci, origini e sensibilità.
  • Reggio Emilia città dei Diritti. Una comunità attenta alle differenze, una città “Ditutti”, dove nessuno deve sentirsi estraneo.