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Ifoa ottiene il riconoscimento Welcome dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati

È aperta a tutti la partecipazione all’evento virtuale che si terrà domani 10 novembre   dalle ore 11, in cui  la Rappresentanza italiana  dell’UNHCR  – Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati,  insieme, tra gli altri, al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, alla Commissione Europea e a Confindustria, conferirà simbolicamente il premio   We Welcome a diverse aziende ed enti che si sono distinti, nell’anno 2019, per aver avviato iniziative di integrazione professionale dei rifugiati, favorendo così il loro processo di inclusione nel territorio nazionale.

Ifoa ha partecipato al bando presentando l’esperienza maturata a livello nazionale e in particolare l’azione sviluppata dalla sede distaccata di Bari l’anno passato, che ha dato vita, insieme all’azienda partner Graphiservice (http://www.graphiservice.it/), a un programma di formazione e tirocinio per alcuni giovani migranti, favorendone così l’inserimento nel tessuto socio-economico locale. Ricostruiamo in breve il percorso che ci ha portato fin qui.

Ifoa, per sua natura e statuto, ed essendo iscritta al registro del Ministero del Lavoro come ente che svolge attività in favore dei migranti, da anni porta avanti azioni di assistenza, consulenza, ricerca e studio finalizzate all’integrazione delle popolazioni e dei migranti in particolare. Coerentemente con la propria esperienza in ambito internazionale, Ifoa da tempo si rivolge a quest’ultimo target sia all’interno di attività formative che nell’ambito di progetti a finanziamento europeo o nazionale focalizzati su misure strategiche indirizzate a tale utenza.

Poco più di un anno fa ha quindi deciso di presentare al progetto   Welcome di UNHCR le attività che da anni svolge con diversi partner per perseguire tali obiettivi e ha deciso di “candidare” nello specifico l’azione studiata insieme a Graphiservice, che prevedeva l’inserimento di ragazzi con background migrante in tirocinio formativo per attività di archiviazione digitale di documenti.

Si trattava di un programma particolarmente interessante e motivante sia per i destinatari dell’offerta che per l’azienda stessa. Graphiservice, una piccola realtà locale controllata dagli Editori Laterza, abituata già da tempo a lavorare con persone che incontrano difficoltà nel percorso di integrazione lavorativa, ha aperto ai giovani rifugiati la possibilità di fare esperienza professionale in un contesto non consueto come quello dell’ufficio. Per questi giovani si è creata l’opportunità di rivestire un ruolo stimolante e di rilievo, con un’attività che ha coniugato poi il lavoro d’ufficio con l’innovazione digitale. Per molti di questi si è trattato anche di uno spunto per decidere di intraprendere un percorso di studi al fine di migliorare il proprio curriculum.

Per noi è stata un’esperienza molto positiva” dichiara il Direttore di Graphiservice Giovanni

Palladino, che continua “ Con l’aiuto dei giovani migranti inseriti in azienda abbiamo portato avanti un importate e delicato lavoro di acquisizione documentale relativo alla corrispondenza intercorsa tra Autori e Casa Editrice Laterza negli oltre 120 anni della sua storia. L’attività, per la quale si è proceduto a un breve periodo di formazione atta non solo a illustrare le modalità operative ma soprattutto a sensibilizzare i ragazzi sul valore dei documenti, unici e storici, che avrebbero maneggiato, è stata condotta con attenzione, precisione e pazienza. Ma è sul piano umano che abbiamo potuto osservare e vivere una costante interazione, curiosità, voglia di confronto tra realtà sociali e culturali molto diverse, sempre in un’atmosfera serena, di crescente affettività e generosità”.

Gianbartolo Barberio , Referente  Ifoa dell’Area Puglia-Basilicata per i  progetti di  integrazione lavorativa dei migranti, aggiunge     “Da quindici anni a questa parte riscontriamo in maniera sempre più  crescente il grande ruolo che ricoprono i migranti non solo per l’economia delle stesse aziende e quindi del nostro Paese, ma anche per l’opportunità di crescita culturale che si genera all’interno delle stesse organizzazioni. Tesi avvalorata dal comportamento delle aziende, che chiedono esplicitamente di collaborare a progetti d’inclusione lavorativa. Il vissuto e la cultura del paese di origine delle persone migranti, se messi a valore in processi virtuosi di integrazione lavorativa, restituisce al team che li accoglie un clima e un senso di appartenenza unico che spinge tutti i lavoratori coinvolti a sentirsi appartenenti ad una stessa unica famiglia, identificandosi così negli stessi valori aziendali”.

Su dimensione nazionale Ifoa, che ormai dal 2008 organizza tirocini finanziati e non con utenza straniera, ha attivato un totale di 620 tirocini con target di provenienza  Centro Africa e Medioriente, coinvolgendo numerose aziende, anche di grosso calibro, quali      Ikea, Eataly, McDonald’s e Leroy Merlin, per citarne alcune.

Ma l’esperienza con Graphiservice e con le multinazionali sopra citate, è solo una parte di tutti i progetti  che Ifoa  porta avanti da anni per  favorire appunto  la formazione,  l’integrazione  e l’inserimento lavorativo di particolari fasce di popolazione, come i migranti e i rifugiati.

Ifoa concretizza questi percorsi di integrazione attraverso quello che sa fare meglio, ovvero la formazione volta all’inserimento lavorativo diretto ”, commenta Giuseppina Scardaci,  Responsabile nazionale Ifoa Politiche attive per il lavoro.   “È insito nel DNA di Ifoa l’accompagnare le persone in un percorso che loro stesse si costruiscono e si possono così cucire addosso. Noi le mettiamo solo nelle condizioni di farlo, dando loro la possibilità di accedere a percorsi strutturati di orientamento e crescita, per potersi creare un curriculum da spendere nel nostro territorio, contribuendo così alla realizzazione del concetto perfetto di integrazione. Il potenziale di queste persone è, come fa Ifoa con  tutti coloro che incontra, posto al centro ed è ciò su cui si generano opportunità reali di crescita professionale all’interno delle aziende”.

Per citare  infine  i progetti  più recenti  che vedono  un coinvolgimento attivo  di Ifoa  a favore dell’integrazione di migranti e rifugiati:

2019-2021 Erasmus+ Strategic Partnerships-exchange of good practices – Migracode: Acceleration of labour market integration of third country nationals through digital competencies: Il progetto promuove l’inclusione sociale di rifugiati, migranti e richiedenti asilo attraverso open education e pratiche innovative in ambito di competenze digitali.

2018-2020 FAMI Future, presentato da Regione Puglia in Partenariato con IFOA, UNISCO, ETNIE, Comune di Bari: Il progetto è volto a creare un sistema di gestione multilivello dell’integrazione degli MSNA (Minori Stranieri Non Accompagnati), basato su una partnership pubblico/privato sociale, per favorire l’integrazione socio-lavorativa dei destinatari.  

2018-2020 AMIF – DG Migration and Home Affairs. Progetto: ETCC Employer taylored chain cooperation: Il progetto promuove la rapida integrazione dei cittadini di Paesi terzi nel mercato del lavoro attraverso la cooperazione rafforzata e la mobilitazione dei datori di lavoro e delle parti economiche e sociali.

2018-2020 FUTURAE  –  Il progetto sostiene la creazione, lo sviluppo e il consolidamento dell’imprenditoria migrante sul territorio italiano. È un’iniziativa di Unioncamere e Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, finanziata dal Fondo Nazionale Politiche Migratorie 2018 e realizzata col supporto delle Camere di Commercio.

Di particolare rilievo anche altre esperienze che Ifoa ha maturato in campo europeo e internazionale, come i progetti “ACT IN TIME – Transnational ACTions for the access and INTegratIon of Migrants into EU labour market”, “ENTRYWAY – Imprenditoria senza confini”,  RESHAPE THE FUTURE – Formazione e istruzione per i migranti e rifugiati”.