Ora in onda:
_______________



Correggio, prima lo prende a pugni poi gli brucia l’auto per lite stradale: denunciatoSi trovava con la compagna alla guida dell’auto quando ha incrociato una vettura che ha urtato superficialmente lo specchietto retrovisore laterale della sua automobile. La donna d’istinto, ha alzato il braccio in segno di protesta nei confronti del conducente il quale, per tutta risposta, li ha inseguiti fino a casa, fermandosi dietro la loro auto appena parcheggiata. Dall’auto scendeva un uomo, il quale iniziava un’accesa discussione, inizialmente con la donna per poi proseguire con il compagno. La discussione degenerava sino a vedere lo sconosciuto prendere a pugni la controparte dando via ad una colluttazione fra i due che terminava solo grazie all’intervento di un vicino di casa della coppia.

L’aggressore a questo punto, risaliva a bordo della propria auto, si allontanava per pochi metri, parcheggiava nuovamente e scendeva dal mezzo inveendo e minacciando la controparte per poi dileguarsi. Ma non è tutto. Dopo aver riempito una tanica di benzina in un distributore del paese, l’uomo è tornato presso la residenza della coppia dando fuoco alla loro auto, rimasta ovviamente danneggiata. Per questi fatti, verificatisi a Correggio la notte del 27 novembre scorso, i carabinieri della locale stazione, a cui la coppia ha formalizzato denuncia, sono risaliti all’aggressore. Con le accuse di danneggiamento seguito da incendio, lesioni personali e minacce, i militari hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 38enne correggese. La vittima un 26enne domiciliato a Correggio a seguito dell’aggressione ha riportato una prognosi di 5 giorni per contusioni varie.

A portare i carabinieri Correggesi all’identificazione dell’aggressore sono state le telecamere di alcune abitazioni private, il sistema lettura targhe comunale e le telecamere di un distributore di benzina che hanno permesso di risalire alla targa dell’auto in uso all’aggressore, su cui sono quindi state indirizzate le indagini. Le stesse vittime, in apposita seduta di individuazione fotografica, hanno riconosciuto l’aggressore nell’odierno indagato, che quindi veniva denunciato.