Sabato 5 dicembre torna Notte di luce, l’iniziativa del progetto comunale Reggio città senza barriere che ogni anno, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità istituita dall’Onu nel 1981, illumina il centro storico di Reggio Emilia per invitare tutti a riflettere sul tema della fragilità.
Questa settima edizione, a causa delle disposizioni relative all’emergenza sanitaria, si svolgerà in modo diverso e proporrà un’atmosfera da “Notte di luce diffusa” realizzata attraverso un’azione collettiva che vuole mettere in evidenza simbolicamente la disabilità come risorsa culturale ed etica dell’intera comunità.
“Stiamo vivendo un periodo difficile, dove la diversità, la distanza e la solitudine sono diventate barriere per tutte e tutti, in particolare per le persone fragili e per le loro famiglie – dicono il sindaco Luca Vecchi e Annalisa Rabitti, assessora alla Cultura e alla Città senza barriere – Oggi più che mai occorrono iniziative, anche simboliche, per accorciare le distanze e non lasciare indietro nessuno; per attivare, non appena sarà possibile, nuove azioni finalizzate a superare barriere e ridurre diseguaglianze. Cercare di mettere in relazione bambini e persone fragili, attraverso un gesto concreto, attento, pensato e gentile, è un modo per tenere insieme la città di tutte le persone”.
LE INIZIATIVE – A partire da sabato e fino all’8 gennaio, piazza Fontanesi e piazza Casotti saranno rese magiche da installazioni luminose ideate e realizzate dai Musei civici in collaborazione con il collettivo Art Factory 33 e con persone con disabilità che frequentano i centri diurni e socio occupazionali della città. Il risultato non sono semplici installazioni luminose, ma vere e proprie opere originali che partono dall’incontro tra arte e fragilità. I diversi soggetti nelle scorse settimane hanno dato vita a un confronto che ora, attraverso queste opere, permette di raccontare simbolicamente la fragilità e la differenza, invitandoci così a vedere le cose da un altro punto di vista.
La preparazione di “Notte di luce diffusa” ha interessato inoltre anche le scuole e coinvolto circa cinquemila studenti delle primarie attraverso un progetto didattico sull’educazione alla differenza dal titolo appunto “Aspettando… Notte di luce”. Partendo da un video realizzato dall’illustratore e atelierista Giuseppe Vitale, i bambini hanno ragionato insieme su fragilità e differenza per poi esprimere ciascuno, con parole e disegni, le proprie emozioni ed idee su una cartolina. Ogni cartolina sarà raccolta e consegnata ai centri diurni e socio-occupazionali della città e donata a una persona con disabilità. Diventerà quindi un messaggio, un dono speciale e unico che, anche senza contatto fisico, può creare un dialogo reale e concreto.
Da sabato 5 dicembre, a partire dalle ore 16, i bambini potranno potranno imbucare la propria cartolina in piazza Casotti dove troveranno una cassetta per le lettere speciale.
Per sabato 5 dicembre, dalle 16 e per tutta la serata, si chiede ai reggiani di illuminare con lanterne e candele la propria finestra o la vetrina del proprio negozio, per rendere magica tutta la città e contribuire a coinvolgere più persone possibili in questa iniziativa. Per ribadire, anche quest’anno, che la fragilità e la diversità sono una risorsa e che Reggio Emilia è la città di tutte le persone.
“Notte di Luce diffusa” è un’iniziativa promossa dal Comune di Reggio Emilia e da Farmacie comunali riunite (Fcr) nell’ambito del progetto Reggio Emilia Città senza barriere, per il superamento delle barriere architettoniche e mentali riguardo alla disabilità.
Tutte le informazioni e i video dell’iniziativa sono disponibili su www.cittasenzabarriere.re.it