Lo scorso mese di ottobre i Carabinieri della compagnia di Guastalla, nel quadro di un servizio coordinato che aveva visto l’impiego di una ventina di militari supportati da unità cinofile della Polizia Provinciale e degli agenti della Polizia Municipale dell’Unione Terre di Mezzo, diedero corso a una mirata attività di controlli nell’area di via Gabella a Cadelbosco Sopra, salita peraltro alla ribalta delle cronache per il degrado, tanto che lo stesso Sindaco del paese aveva emesso un’ordinanza che imponeva il ripristino della legalità.
Un’attività che ha portato i carabinieri della stazione di Cadelbosco di Sopra richiedere alla Procura reggiana un decreto di sequestro preventivo dell’immobile ubicato ai civici nr. 21 e 23 di via Gabella di quel paese. La Procura reggiana, concordando con le risultanze investigative dei carabinieri, ha quindi richiesto ed ottenuto dal Tribunale di Reggio Emilia il sequestro preventivo dell’mobile che nonostante l’inagibilità era affittato in nero a soggetti clandestini che pagavano prezzi fortemente maggiorati e fuori mercato (anche 500 euro a camera).
Alle prime ore del mattino di ieri i carabinieri della stazione di Cadelbosco Sopra, nuovamente coadiuvati dai colleghi forza alla compagnia di Guastalla supportati da unità cinofile della Polizia Provinciale e degli agenti della Polizia Municipale dell’Unione Terre di Mezzo, hanno dato esecuzione al provvedimento di sequestro ponendo i sigilli all’immobile dove sono stati rintracciati 6 stranieri di cui due clandestini.
La questione quella di via Gabella era stata recentemente trattata anche al centro di un Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica Presieduto dal Prefetto di Reggio Emilia. I carabinieri d’intesa con le locali Autorità avevano già passato al setaccio l’intera area con particolare riguardo ai due immobili oggetto dell’odierno sequestro che aveva permesso il rinvenimento di una decina di grammi di hascisc e alla segnalazione quali consumatori di stupefacenti per uso personale non terapeutico di tre persone (una 54enne reggiana e due fratelli albanesi di 22 e 38 anni). Cinque cittadini extracomunitari nordafricani clandestini rintracciati all’interno degli immobili oggetto dei controlli (tre marocchini di 38, 21 e 28 anni e due tunisini di 28 e 45 anni) erano stati denunciati per soggiorno illegale in Italia e condotti in ufficio per essere avviati per le procedure di espulsione dal territorio nazionale. Il proprietario dell’immobile, un cittadino albanese 38enne residente a Reggio Emilia, era stato denunciato alla Procura reggiana per aver affittato a cittadini clandestini i quali, come emerso dai controlli corrispondevano all’albanese il canone d’affitto in nero. Denuncia a cui è seguito l’odierno sequestro.