Il possesso di un’identità digitale si configura con una condizione sempre più necessaria per esercitare a pieno i propri diritti di cittadinanza. Di recente infatti lo Spid (Sistema pubblico di identità digitale) è divenuto indispensabile per accedere, fra l’altro, a una serie di servizi della pubblica amministrazione, come ad esempio il fascicolo sanitario, e ad alcune misure previste dal governo per far fronte alle conseguenze economiche della pandemia.
Per far fronte alle esigenze dei cittadini e assicurare a tutti pari opportunità di accesso, anche in chiave di garanzie democratiche, il Comune di Reggio ha quindi deciso, attraverso un Protocollo sottoscritto con alcune realtà del territorio, di dar vita al progetto Reggio Emilia Spid point, per ampliare i punti dove poter conseguire gratuitamente l’identità digitale, grazie al servizio regionale LepidaID.
A oggi infatti, i pochi servizi abilitati, come ad esempio l’Urp comunale di via Farini, in ragione delle disposizioni anti Covid, sono in grado di soddisfare un numero contenuto di richieste. Questo sia perché diversi soggetti hanno bisogno di assistenza per la procedura iniziale di attivazione, sia perché per ottenere uno Spid è necessario, dopo la fase di registrazione on line, recarsi per il riconoscimento ‘de visu’ (di persona) presso uno sportello fisico.
Al protocollo per ampliare la rete degli Spid point hanno aderito sei diversi soggetti del territorio che si sono impegnati, ciascuno secondo le proprie disponibilità, a effettuare assistenza – per la compilazione e l’inoltro della domanda oppure ad accogliere nei propri spazi i richiedenti per le procedure di riconoscimento.
Gli aderenti sono l’azienda Farmacie comunali riunite (Fcr), Auser, Ancescao, Arci, associazione Insieme per Rivalta, Laboratorio Aperto ai Chiostri di San Pietro.
“Lo Spid, sistema pubblico di identità digitale, è uno strumento sempre più utilizzato dalla pubblica amministrazione per velocizzare e semplificare l’accesso ai servizi, evitando di recarsi di persona presso gli uffici. La pandemia ha forzato la sua diffusione, ma sappiamo che molte persone, soprattutto i più anziani, possono avere difficoltà per la poca dimestichezza con gli strumenti informatici – ha detto oggi l’assessore alla Partecipazione Lanfranco De Franco illustrando l’iniziativa – Per questo abbiamo deciso di mettere in campo una rete di associazioni storicamente presenti sul territorio, che, adeguatamente formate, supporteranno le persone nell’attivazione dello Spid. La possibilità di compilare i moduli affiancati da un volontario del quartiere e completarla andando nella propria farmacia di fiducia è un bell’esempio di collaborazione tra soggetti pubblici e associativi, che pensiamo possa avvicinare molte persone a questi strumenti. La loro diffusione è un tema di semplificazione, comodità, innovazione dei processi, ma anche diffusione di una cultura digitale diffusa che sarà sempre più importante nel dialogo tra i cittadini e i vari enti pubblici e privati.”
Alla presentazione sono intervenuti anche il presidente delle Farmacie comunali Andrea Capelli che ha sottolineato come nelle farmacie aderenti, oltre allo Spid sia possibile attivare il fascicolo sanitario elettronico, e Daniele Catellani, presidente di Arci Reggio Emilia che ha illustrato il prezioso contributo fornito dalla rete di volontari.
DOVE – Funzioneranno quindi come Spid point (assistenza per la registrazione), in punti diversi della città, la sede Arci di viale Ramazzini 72, il Centro sociale Orologio in via Massenet 19, la sede di Libera di via Brigata Reggio 22/N (Auser provinciale), la Sala civica di Rivalta in via Sant’Ambrogio 2, il Laboratorio Aperto ai Chiostri di San Pietro, in via Emilia San Pietro 22.
Le farmacie comunali di Rivalta, Santa Croce, Orologio forniranno invece il servizio di riconoscimento fisico.
Gli Spid point saranno operativi da giovedì 25 marzo.
RETE SOCIALE – Al fine di facilitare l’accesso allo Spid da parte dei soggetti meno digitalizzati come anziani e altre categorie fragili, risulta particolarmente preziosa l’adesione al progetto da parte delle due principali associazioni dei Centri sociali, Arci e Ancescao, presenti sul territorio con una rete capillare, diffusa e molto frequentata dall’utenza che si intende intercettare, così come la partecipazione di Auser che, nella sua attività quotidiana, raggiunge in tutto il comune migliaia di anziani e utenti fragili. Tra i soggetti no profit ha aderito anche Insieme per Rivalta che, nella gestione della Sala civica del quartiere, ha già sperimentato forme di decentramento dei servizi pubblici, proprio a partire dai servizi dell’Ufficio per le relazioni con il pubblico. Il Laboratorio Aperto presso i Chiostri di San Pietro metterà invece a disposizione di un gruppo di giovani volontari digitali la propria sede, implementando la propria attività di diffusione della cultura e dei servizi digitali e favorendo il dialogo intergenerazionale e la collaborazione pubblico-privato-comunità. La partecipazione di Fcr permette invece di avere a disposizione tre farmacie vicine ai punti Spid assistiti dai volontari, in modo da completare le operazioni con il riconoscimento de visu nel raggio di poche decine di metri.
Questo primo elenco di aderenti potrà essere ulteriormente implementato nei prossimi mesi.
COME OTTENERE LO SPID – Possono ottenere l’identità digitale Spid tutti i cittadini italiani maggiorenni e i cittadini stranieri, purché in possesso di permesso di soggiorno e residenti in Italia.
Il rilascio avviene dopo il completamento di due passaggi: la pre-registrazione e il riconoscimento di persona (‘de visu’).
Si può procedere alla pre-registrazione in autonomia, on line, collegandosi al sito https://id.lepida.it.
Viceversa si può chiedere aiuto agli Spid point che daranno assistenza telefonica o di persona, previo appuntamento da prenotare al telefono 0522.1696010 o scrivendo a spidpoint@comune.re.it, nei seguenti orari: lunedì 9.30-12.30, martedì 15-18, giovedì 15-18, venerdì 9.30-12.30.
Successivamente è necessario farsi riconoscere.
Trattandosi di uno strumento di identità che dà accesso a dati sensibili ed estremamente personali, è infatti obbligatorio che un operatore certificante possa associare in maniera certa e incontrovertibile lo Spid alla corrispondente persona fisica.
Le modalità previste sono: il riconoscimento ‘de visu’ presso uno sportello abilitato, la firma digitale, la Carta nazionale dei servizi o la Carta di identità elettronica 3.0, la registrazione di un audio/video e un bonifico bancario simbolico. L’elenco degli sportelli abilitati al riconoscimento de visu è consultabile su www.comune.re.it/spid.