Aveva pubblicato un annuncio dove riferiva di essere intenzionato a vendere una macchina agricola a 800 euro, venendo contattato da un operaio 56enne di Novellara che, interessato all’acquisto, ha concluso la compravendita versando l’importo richiesto nella postepay indicatagli dal venditore. Successivamente l’inserzionista richiedeva altri 200,00 euro per l’Iva e i costi del trasporto che la vittima gli versava con le stesse modalità. Dopo qualche giorno il venditore contattava nuovamente il 56enne reggiano chiedendo ulteriori 500 euro sostenendo che la macchina agricola faceva parte di un lotto in cui erano presenti anche altri attrezzi agricoli e non vi era la possibilità di annullare l’ordine e ricevere in restituzione l’importo già versato. La vittima a questo punto effettuava l’ulteriore versamento richiesto senza tuttavia ricevere la macchina agricola e senza avere la possibilità di contattare il venditore nel frattempo resosi irreperibile.
Per questo motivo un 36enne abitante a Capannori, in provincia di Lucca, è stato ora denunciato dai carabinieri della stazione di Novellara alla Procura di Reggio Emilia per il reato di truffa. La vittima non riuscendo più a contattare il venditore e nel sospetto di essere stato raggirato si è presentato ai carabinieri della stazione di Novellara trovando le certezze ai suoi sospetti. I carabinieri infatti dopo una serie di riscontri identificavano il venditore accertando che la vendita della macchina agricola a favore del reggiano era la punta di un iceberg di una vera e propria condotta truffaldina che l’hanno visto raggirare, con le stesse modalità, altre persone. Il 36enne lucchese veniva quindi denunciato dai carabinieri di Novellara per truffa.