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Legalità: al via a Casalgrande il progetto “Amministrazione consapevole”Da oggi, giovedì 15 aprile, inizia a Casalgrande il percorso “amministrazione consapevole”, coordinato da Laura Caputo, presidente associazione Mafia Free. Si tratta di una attività formativa a distanza (come da norme Covid) che, in questo caso, sarà rivolta ai responsabili di funzione del comune di Casalgrande: si parlerà dei rischi e delle opportunità legate alla funzione, con particolare riguardo all’esercizio della legalità.

Nei giorni scorsi è stato inviato a tutti i partecipanti il decalogo “Mafia Free”, che la nuova amministrazione, a guida Giuseppe Daviddi, ha sottoscritto in comune a Casalgrande nel settembre scorso. Il decalogo contiene regole e buone prassi per contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata sul territorio.

In occasione della sottoscrizione erano presenti alla cerimonia il sindaco del comune campano di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, minacciato a seguito della sua lotta per la legalità; la viceprefetto Alessandra De Notaristefani ed il sindaco di Castelnovo Monti Enrico Bini.

“Questa adesione – aveva spiegato il sindaco di Casalgrande Giuseppe Daviddi – per me ha un significato particolare: un nuovo e più forte contrasto alla criminalità organizzata attraverso l’adozione digli strumenti che permettono una maggiore sicurezza, sorvegliando le gare d’appalto, il conflitto di interessi, lo smaltimento dei rifiuti, la speculazione edilizia. Con l’aiuto della dottoressa Laura Caputo abbiamo assimilato e condiviso i principi del protocollo. Fare rete con gli altri sindaci Mafia Free significa fare tesoro delle esperienze altrui e vincere la sensazione di isolamento, che non deve mai essere presente nell’attività dei primi cittadini”.

Marco Cassinadri, presidente del Consiglio comunale e membro del direttivo nazionale di Avviso Pubblico, sottolinea che, con questa iniziativa, “continuano le riflessioni serie ed articolate, che coinvolgono tutti coloro che hanno a cuore le sorti del nostro Comune. Nonostante il grande lavoro repressivo svolto soprattutto dalle forze di polizia e dalla magistratura, l’approvazione di leggi che hanno cercato di migliorare l’attività di prevenzione e, da ultimo, l’azione educativa-formativa-culturale portata avanti da diverse associazioni, scuole e università, le mafie e la corruzione sono fenomeni tuttora presenti ed in espansione nel nostro Paese.

A fronte di tale situazione, che alimenta sprechi, illegalità, insicurezza e disuguaglianze che il Procuratore nazionale antimafia ha denunciato come la politica sia ‘distratta’ e come buona parte del sistema mediatico sia silente NOI, non vogliamo essere né distratti né silenti.”