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Cittadini sempre più protagonisti nelle scelte della pubblica amministrazione
(immagine d’archivio)

I cittadini sempre più protagonisti, in particolare donne e giovani come prevede il Pnrr, nella formazione delle scelte della pubblica amministrazione, dalla Regione ai Comuni. Questo anche grazie un nuovo bando approvato dalla Giunta regionale, che nel corso dell’ultima seduta dell’esecutivo guidato dal presidente Stefano Bonaccini ha anche stanziato 530 mila euro di contributi per finanziare nuovi progetti.

Con il ‘Bando Partecipazione 2021’, uno dei principali strumenti attraverso cui la Regione svolge la propria azione di sostegno ai percorsi di democrazia partecipativa, si andranno a sostenere interventi in favore del dialogo tra amministrazioni pubbliche e cittadini, sviluppando anche il coordinamento dei processi partecipativi alle scelte programmatiche, dalla Regione agli enti locali emiliano-romagnoli.

“Partecipare vuol dire coltivare la democrazia, e in Emilia-Romagna la partecipazione è un percorso, non un punto di arrivo. Per questo da anni siamo impegnati a stimolare la vita democratica regionale. I processi partecipativi- spiega l’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano- sono un’importante occasione per mettere al centro i cittadini nelle scelte delle amministrazioni. Coloro che hanno partecipato, hanno affermato di essere pienamente soddisfatti dei percorsi intrapresi insieme alle Istituzioni e ai loro concittadini. Con il bando di quest’anno vogliamo innescare un ricambio tra i beneficiari, dare centralità a donne e giovani, coinvolgere maggiormente la società civile e sostenere gli enti locali più piccoli o che sono intenzionati ad intraprendere percorsi di Unione o fusione”.

Il Bando
Le domande di contributo dovranno essere presentate esclusivamente in via telematica a partire dal 22 novembre 2021 fino alle ore 12 del prossimo 10 dicembre. Una premialità specifica è prevista per i soggetti che appartengono al mondo del terzo settore, volontariato Csv, associazioni e cooperative, sempre con l’adesione dell’ente pubblico titolare delle decisioni in merito all’oggetto del processo partecipativo. Inoltre, per garantire equità nell’accesso ai contributi è stato individuato come ambito di finanziamento prioritario il sostegno ad alcuni enti quali: i comuni sotto i 5000 abitanti e a quelli derivanti da fusione, Unioni di Comuni, Unioni comunali in aree interne e montane. Privilegiati anche Comuni che attraverso il processo partecipativo intendano costruire le condizioni per una futura fusione.

Da quest’anno sono stati introdotti ulteriori elementi di semplificazione per la presentazione delle domande di contributo, da tre anni comunque già digitalizzate. A fronte dell’investimento regionale di 530mila euro, ogni progetto potrà essere sostenuto con un massimo di 15mila euro.

Previste forme di supporto ulteriori attraverso uno sportello settimanale di incontro.

Tra gli ambiti di finanziamento prioritario individuati l’accesso ai nuovi beneficiari, il sostegno a progetti che coinvolgano più settori dell’amministrazione proponente, il premio ai soggetti che negli staff di progetto prevedono almeno il 40% di donne e giovani in coerenza con quanto previsto anche dal Pnrr.