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In arrivo dal PNRR oltre 145 milioni di euro per la costruzione di 23 nuove strutture, da Piacenza a Rimini
Paola Salomoni (Copyright immagine: Regione Emilia Romagna A.I.C.G. – Autore: Ballardini Pietro)

Sono 23 le nuove scuole che sorgeranno in Emilia-Romagna, grazie ad un maxifinanziamento di oltre 145 milioni di euro in arrivo dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

I nuovi edifici scolastici, che prenderanno il posto di vecchie strutture spesso non più adeguate, fanno parte dei 216 progetti inseriti nelle graduatorie regionali approvate dal ministero dell’Istruzione, a conclusione del bando unico nazionale, emanato nel dicembre scorso, per selezionare gli interventi finanziabili, area per area.

Dei 23 progetti di ammodernamento strutturale finanziati in Emilia-Romagna, sui 46 che erano stati candidati, due sono stati presentati dalle Province di Ravenna e Parma per scuole secondarie di secondo grado, gli altri 21 da singoli comuni, da Rimini a Piacenza, per interventi che riguardano scuole primarie e secondarie di primo grado.

“Siamo molto soddisfatti dell’esito del bando nazionale- sottolinea l’assessore regionale alla Scuola, Paola Salomoni- che premia un grande lavoro dei nostri Comuni e delle nostre Province per scuole sicure e innovative per tutte le studentesse e studenti. Questo che ci ha consentito di conseguire questo importante risultato. Stiamo continuando a lavorare per mettere in condizione i nostri studenti e le nostre studentesse di frequentare scuole non solo sicure, ma sempre più moderne, accoglienti e sostenibili partendo dal lavoro fatto dalla Regione Emilia-Romagna con “Spazio all’Educazione: Linee Guida per le Scuole della Regione Emilia-Romagna”.

Gli interventi approvati, che rientrano nella programmazione regionale, sono stati individuati sulla base di criteri che riguardano le caratteristiche dell’edificio scolastico preesistente da sostituire (vetustà della struttura, classe energetica, indice di vulnerabilità sismica, ecc.) e quelle dell’area che ospiterà la nuova scuola, con riguardo in particolare al rischio idrogeologico e alla localizzazione in zone montane e interne.