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Maltrattamenti in famiglia: denuncia e divieto di avvicinamento non bastano. Arrestato sull’Appennino reggianoNel pomeriggio di ieri i carabinieri della stazione di Collagna hanno dato esecuzione alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla moglie, con il contestuale allontanamento dalla casa familiare, nei confronti di un 48enne residente in un comune dell’Appennino reggiano. Provvedimento, quello emesso dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia su richiesta della Procura reggiana, a seguito delle presunte condotte maltrattanti commesse dall’uomo nei confronti della moglie 40enne.

Ieri alle ore 22.00 circa, a poche ore dalla sottoposizione a tale misura cautelare, l’uomo ha violato il provvedimento presentandosi a casa della moglie dove, a seguito dell’ennesima lite, è andato in escandescenza rompendo le suppellettili di casa, arrivando anche a lanciare un piatto all’indirizzo di uno dei figli minori che hanno assistito a quanto accadeva.

A questo punto il 48enne, impossessatosi delle chiavi di casa, si è dato alla fuga alla guida della sua auto. La donna ha lanciato l’allarme al 112 dei carabinieri della compagnia di Castelnovo Monti. Poco dopo, in località Terminaccio nel comune di Castelnovo Monti, il 48enne è stato rintracciato dai carabinieri delle stazioni di Collagna e Ligonchio che hanno proceduto al suo fermo, trovandolo peraltro in possesso delle chiavi di casa che aveva preso dall’abitazione nel corso della sfuriata.

Alla luce di quanto accertato e sussistendone i requisiti di legge, l’uomo è stato arrestato e ristretto a disposizione della Procura reggiana. Il provvedimento cautelare violato, a cui l’uomo era stato sottoposto sempre nel pomeriggio di ieri, era stato originato a seguito di analoga sfuriata nei confronti della moglie avvenuta la sera del 20 ottobre a seguito della quale il 48enne era stato denunciato per maltrattamenti in famiglia dai carabinieri di Collagna.