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L’Emilia-Romagna fa squadra, nascono i due nuovi Clust-ER Turismo ed Economia urbanaRiqualificare e innovare l’offerta turistica regionale e ripensare le città in funzione di chi le abita e delle sue esigenze. Sono questi gli obiettivi di due nuovi Clust-ER, le comunità di soggetti pubblici e privati che condividono idee e competenze per sostenere i sistemi produttivi più rilevanti dell’Emilia-Romagna, che si andranno a costituire ufficialmente giovedì 17 novembre: uno dedicato al Turismo, l’altro all’Economia urbana.

Si rafforza così, con l’attenzione da una parte a un settore chiave dell’economia regionale posto ora di fronte alle sfide della sostenibilità e della qualità dell’offerta e dall’altra a un’area di lavoro nascente che riguarda città e territori, la Rete dei Clust-ER, che salgano a 11 con quasi 800 soci. A coordinarli è ART-ER, la società in house della Regione per l’innovazione.

“La Rete dei Clust-ER è l’esempio di come affrontiamo il futuro qui in Emilia-Romagna: lavorando di squadra e valorizzando esperienze e punti di vista differenti, dalle imprese all’università- afferma l’assessore al Turismo e commercio, Andrea Corsini-. Questi due nuovi Clust-ER rispondono a un’esigenza comune che si è ulteriormente rafforzata dopo la pandemia: la necessità di rispondere alla richiesta di innovazione e sostenibilità, non solo ambientale ma anche umana, di chi abita le nostre città e di chi, in vacanza in Emilia-Romagna, le nostre città le vive non più da turista ma da vero e proprio cittadino temporaneo”.

I due nuovi Clust-ER

Il Cluster-ER Turismo vede la Regione impegnata, insieme ad altri 28 soci, nel creare un ecosistema turistico innovativo e integrato dove la sostenibilità, umana e ambientale, sia al primo posto: saranno coinvolte università, scuole, enti pubblici di ricerca, operatori turistici, imprese e istituzioni per favorire la crescita di un’offerta esperienziale, che valorizzi le caratteristiche e l’autenticità del territorio.

Sono 26 i soci del Cluster-ER Economia Urbana, che nasce dall’esigenza di ripensare la progettazione, la distribuzione e l’erogazione di servizi per i cittadini e le comunità secondo uno sviluppo integrato e più vicino alla domanda di innovazione dei territori.