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Scandiano: bivaccò in biblioteca dopo il furto, identificato e denunciatoEra la notte tra il 31 dicembre 2022 e il primo gennaio quando qualcuno, dopo aver sfondato la porta a vetri della Biblioteca comunale Salvemini di Scandiano, entrò nei locali  bivaccando e rubando alcuni dispositivi informatici. A distanza di un anno i carabinieri della Tenenza di Scandiano, sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna e con la preziosa collaborazione dei Carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche di Parma, hanno identificato il presunto autore del raid furtivo.

Si tratta di un diciottenne residente nel reggiano, all’epoca del furto minorenne, che i Carabinieri scandianesi hanno denunciato in stato di libertà all’A.G. minorile del capoluogo felsineo in ordine al reato di furto aggravato. Il relativo procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire al Giudice di verificare l’eventuale piena responsabilità dell’indagato.

I fatti risalgono alla notte dello scorso 31 dicembre, quando ignoti ladri, dopo aver sfondato la porta a vetri della biblioteca comunale di Scandiano, accedevano all’interno dei locali asportando un computer ed un telefono cellulare e, dopo aver forzato due distributori automatici, rubarono monete e prodotti contenuti all’interno, parte dei quali consumati sul posto. All’atto dell’intervento, i carabinieri scandianesi hanno proceduto a repertare gli “avanzi” del bivacco. Il materiale, previa autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria, è stato quindi inviato al RIS di Parma per le indagini scientifiche. L’esito di queste ultime attività tecniche ha portato ad esaltare un impronta papillare che da un successivo riscontro alla banca dati è risultato appartenere all’odierno 18enne. Alla luce delle risultanze acquisite il giovane è stato quindi denunciato per il reato di furto aggravato. Le indagini dei Carabinieri scandianesi stanno proseguendo per verificare ed accertare se il giovane denunciato possa aver agito in concorsi con altri.