L’Amministrazione comunale di Casalgrande ringrazia Pietro Grasso, già presidente del Senato e Procuratore Nazionale Antimafia: un magistrato che ha dedicato la sua vita professionale e politica ai valori di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
La sua testimonianza, sabato sera alla sala Gino Strada, ha illuminato alcuni tra i passaggi più duri della vicenda dei due giudici assassinati dalla mafia: come quando Borsellino raccontò a Grasso di aver scoperto quasi per caso che le istituzioni già sapevano dell’arrivo a Palermo dell’esplosivo per un possibile attentato contro di lui. Borsellino disse a Grasso che non avrebbe comunque lasciato la Sicilia per non deludere le speranze di tanti cittadini: un gesto eroico che gli costò la vita. Grasso, dopo essere stato accolto in Sala Umberto Farri dai consiglieri e assessori presenti, dal sindaco Giuseppe Daviddi e dal Presidente del Consiglio comunale Marco Cassinadri, nell’incontro con il pubblico ha toccato tanti temi, tra cui quello, ancora aperto, del riutilizzo dei beni confiscati alle mafie: anche a Reggio solo una piccolissima parte degli immobili tolti alla ‘ndrangheta ha un nuovo uso a favore di tutta la comunità. L’ex magistrato ha spronato tutti a tenere alta l’attenzione su questi argomenti e sul radicamento mafioso, con iniziative costanti: a Casalgrande il tema è al centro di tanti appuntamenti, come la rassegna “Le vie della legalità”, gli incontri con le scuole, l’attività di Avviso Pubblico pubblicata sul sito istituzionale, la biciclettata della legalità che unisce nord e sud.
Occasioni e simboli di attenzione e di speranza, come quello che accompagna le iniziative di Pietro Grasso: l’ex magistrato conserva ancora l’accendino che il giudice Falcone gli regalò poco prima dell’attentato di Capaci. Durante gli incontri pubblici lo accende per mostrare a tutti che la fiamma della speranza non si è spenta.