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L’Emilia-Romagna seconda regione italiana per esportazioniAl Vinitaly il salone internazionale dei vini e distillati che apre domenica la 55^ edizione, l’Emilia-Romagna si presenta forte di dati positivi: nel 2022, le esportazioni di vino sono aumentate dell’8,9 per cento raggiungendo quota 452 milioni di euro.

Il dato di crescita del comparto è comune a quasi tutti i settori nel 2022, come rileva l’ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna nell’analisi dei dati Istat delle esportazioni delle regioni italiane.

Tra gennaio e dicembre 2022 infatti, le esportazioni a valori correnti dell’Emilia-Romagna hanno sfiorato quota 84.100 milioni di euro, corrispondenti al 13,5 per cento dell’export nazionale, con un aumento del 14,6 per cento rispetto al 2021. Un risultato positivo che, va sottolineato, risente comunque dell’elevata corsa dei prezzi.

L’Emilia-Romagna si è confermata la seconda regione italiana per quota dell’export nazionale, preceduta dalla Lombardia (26,0 per cento) e seguita dal Veneto (13,1 per cento), quindi dal Piemonte (9,4 per cento) e dalla Toscana (8,8 per cento).

 

I dati del quarto trimestre 2022

Tra ottobre e dicembre del 2022, le esportazioni emiliano-romagnole sono risultate pari a 21.294,2 milioni di euro corrispondenti al 13,0 per cento dell’export nazionale e hanno fatto segnare un incremento dell’8,3 per cento rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

 

I settori: dati ultimo trimestre e anno 2022

Anche sotto la pressione della ripresa dell’inflazione, la tendenza positiva dell’export rilevato a valori correnti ha caratterizzato quasi tutti i macrosettori economici considerati, con alcune eccezioni e andamenti differenziati.

Le esportazioni dell’agricoltura, silvicoltura e pesca sono aumentate del 6,8 per cento nel trimestre e del 5,6 per cento nel 2022.

Le vendite estere dell’industria alimentare e delle bevande hanno avuto una crescita sostenuta nel trimestre (+13,2 per cento), e più ampia nell’anno (+ 16,2 per cento).

Le esportazioni delle industrie della moda hanno fatto registrare un aumento tendenziale trimestrale (+14,2 per cento), chiudendo il 2022 con un incremento del 16,3 per cento, sostenuto dalle confezioni. Alla fine dell’anno, la crescita tendenziale dell’export della piccola industria del legno e del mobile si è dimezzata rispetto al trimestre precedente. Ciò nonostante, nell’anno il valore esportato da questo “macrosettore” è aumentato del 10,5 per cento.

La crescita delle vendite estere dell’industria della lavorazione di minerali non metalliferi, ovvero ceramica e vetro, ha avuto un rallentamento (+9,8 per cento), su cui hanno pesato le difficoltà poste dall’aumento del gas impiegato nella produzione. Tuttavia, i risultati dei primi sei mesi dell’anno hanno permesso di chiudere il 2022 con una buona crescita (+14,5 per cento).

L’ultimo trimestre del 2022 per alcuni settori è stato in calo, ma nel complesso dell’anno c’è stata comunque una crescita. Così è accaduto per le industrie chimica, farmaceutica e materie plastiche rispetto allo stesso periodo del 2021 (-15,4 per cento), ma nel complesso del 2022 l’export di queste industrie è aumentato del 18,5 per cento.

Ancora per l’industria della metallurgia e dei prodotti in metallo che nel trimestre in esame ha visto le sue esportazioni diminuire del 5,8 per cento. I risultati dei primi due trimestri del 2022 hanno permesso al settore di chiudere l’anno con un incremento tendenziale del 12,0 per cento.

Le vendite estere delle apparecchiature elettriche, elettroniche, ottiche, medicali e di misura hanno continuato a crescere a un ritmo sostenuto nel trimestre (+7,6 per cento) e nell’anno (+5,6 per cento).

Due macrosettori hanno fatto registrare nel quarto trimestre 2022 un’accelerazione della dinamica delle vendite estere. Il primo è il comparto macchinari e apparecchiature (+14,8 per cento). Nel complesso dell’anno il valore dell’export del settore ha ottenuto un buon incremento (+11,1 per cento). Elemento di attenzione importante per l’economia regionale: questo settore ha realizzato una quota del 25,6 per cento delle esportazioni.

L’altro è quello dei mezzi di trasporto: la sua crescita si è confermata come la più elevata (+24,1 per cento). Il settore ha chiuso il 2022 in modo estremamente positivo con un aumento del valore delle esportazioni del 25,5 per cento rispetto all’anno precedente

L’export dell’aggregato delle altre industrie manifatturiere in sostanza è rimasto invariato (+0,3 per cento), frenato dalla riduzione dell’industria del tabacco (-8,8 per cento), nonostante la buona crescita (+7,8 per cento) delle esportazioni delle altre industrie manifatturiere vere e proprie e un boom di quelle di carta e prodotti di carta (+24,4 per cento). Nonostante le recenti difficoltà, nell’insieme del 2022 l’export dell’aggregato ha superato del 5,5 per cento quello del 2021 grazie alla crescita di oltre un quarto delle vendite estere di carta e prodotti di carta (+28,4 per cento).

Le destinazioni: i dati dell’anno 2022

Anche la distribuzione per aree geografiche evidenzia crescite importanti.

L’andamento delle esportazioni regionali sui diversi mercati di destinazione risente della differente composizione dell’export in ogni singolo mercato, della diversa dinamica della domanda in ogni singolo Paese e di alcune opportunità specifiche.

L’Europa è il mercato fondamentale per l’export regionale e perciò ne detta la tendenza. La crescita nel 2022 ha raggiunto il 13,3 per cento favorita dalla maggiore dinamica durante i mesi iniziali dell’anno e la quota delle esportazioni destinate all’Europa è stata del 64,6 per cento.

Il risultato è stato determinato dall’andamento delle esportazioni verso la sola Unione europea a 27 che hanno avuto una crescita superiore nell’insieme del 2022 (+14,7 per cento). Sui soli mercati dell’area dell’euro, la tendenza positiva è stata inferiore (+12,9 per cento).

Il risultato è stato positivo in Germania (+13,4 per cento), anche se per le difficoltà dell’economia tedesca a seguito della crisi energetica, le esportazioni regionali hanno realizzato un aumento inferiore nell’insieme del 2022 (+11,5 per cento). In Francia la crescita dell’export emiliano-romagnolo è risultata in accelerazione nell’anno (+10,5 per cento). In frenata nel trimestre il mercato spagnolo (+0,4 per cento), ma il risultato del 2022 è stato notevole (+15,2 per cento).

Fuori dell’area dell’euro, le esportazioni in Polonia nel 2022 sono aumentate del 17,2 per cento.

Uscendo dall’Unione europea, l’export verso il Regno Unito si è chiuso nel 2022 in aumento (+14,0 per cento). In calo le vendite destinate alla Russia (-15,1 per cento nel 2022) per le sanzioni dovute all’invasione dell’Ucraina mentre, in senso positivo, le esportazioni indirizzate verso la Turchia (+19,1 per cento nell’intero anno).

Nel quarto trimestre la dinamica dell’export verso il mercato statunitense ha decisamente rallentato (+3,3 per cento), ma gli Stati Uniti nel 2022 hanno comunque assorbito il 16,9 per cento del valore delle esportazioni regionali con uno straordinario incremento del 29,9 per cento rispetto all’anno precedente.

Bene l’andamento in America centro meridionale dove spiccano le esportazioni verso il Messico (+45,2 per cento nel 2022) e il Brasile (+15,9 negli ultimi 12 mesi).

Sul complesso dei mercati asiatici la ripresa della crescita negli ultimi sei mesi ha permesso di chiudere il 2022 con un aumento del valore delle esportazioni del 5,8 per cento. Gli andamenti si sono differenziati tra le principali aree. Da un lato, le vendite sui mercati del Medio Oriente sono state sostenute dall’aumento delle quotazioni dei prodotti energetici (+23,9 per cento nel 2022).

Tendenza positiva dell’export sui mercati dell’Asia centrale (+19,8 per cento).

Ben diverso è apparso l’andamento dell’export regionale sul complesso dei mercati dell’Asia orientale che lo scorso autunno con una nuova contenuta flessione ha confermato la tendenza negativa avviata dalla primavera così che l’anno si è chiuso con una riduzione dell’export regionale (-1,4 per cento).

La ripresa durante il secondo semestre 2022 ha permesso alle esportazioni regionali indirizzate alla Cina di chiudere l’anno con un lieve aumento (+1,7 per cento), mentre nove mesi ininterrotti di caduta hanno ridotto del 19,6 per cento l’export regionale verso il Giappone nel 2022.

Riguardo all’Africa le difficoltà di inizio anno hanno pesato sul risultato complessivo del 2022 che si è chiuso comunque con un aumento (+8,7 per cento).

Infine, il rallentamento tra ottobre e dicembre dell’export emiliano-romagnolo verso l’Oceania ha rallentato non ha inciso sulle esportazioni che nell’anno hanno superato del 28,0 per cento quelle del 2021.