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Rubiera, perseguita la ex con telefonate, appostamenti e minacce: divieto di avvicinamentoProbabilmente non accettava la fine del rapporto coniugale con la ex moglie e per questo, dallo scorso mese di maggio è divenuto un vero e proprio incubo per la donna, tanto da macchiarsi di una serie di presunte condotte illecite per le quali, al termine delle indagini, i Carabinieri della Tenenza di Scandiano, a cui l’ex moglie del presunto stalker esasperata si è rivolta, l’hanno denunciato alla locale Procura della Repubblica per il reato di atti persecutori.

La Procura reggiana, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri della tenenza di Scandiano, ha immediatamente ottenuto dal GIP l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima, prescrivendogli il divieto assoluto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla donna e nei luoghi immediatamente adiacenti agli stessi, mantenendo una distanza di almeno 500 mt, oltre al divieto di comunicare con lei con qualsiasi mezzo, anche per interposta persona. Inoltre, all’uomo è stato applicato anche il braccialetto elettronico.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della stazione di Rubiera, l’uomo non rassegnatosi alla fine sella relazione, le telefonava continuamente ed insistentemente, la minacciava ripetutamente con frasi del tipo “appena finisce questa storia ti faccio vedere io” arrivando anche a telefonare il figlio riferendogli che se gli fosse arrivata una denuncia avrebbe appeso la moglie per la lingua, riferendo al figlio le testuali parole “Farò in modo che tua madre non ci sia più”. Ma non solo effettuava frequenti passaggi e appostamenti con la propria autovettura presso il luogo di lavoro della vittima ed in numerose occasioni la pedinava nei suoi spostamenti.

Gravi condotte delittuose che hanno generato nella donna fondato timore per la propria incolumità e per quella dei familiari, costringendola pertanto a modificare le abitudini di vita. Episodi delittuosi raccolti in una dettagliata denuncia che, riscontrati dai carabinieri rubierese, hanno portato all’odierno provvedimento cautelare immediatamente richiesto ed ottenuto dalla Procura di Reggio Emilia. Il relativo procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.