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Scandiano: offese, minacce e aggressioni fisiche alla madre. Denuncia e divieto di avvicinamentoDa marzo scorso, in maniera pressoché quotidiana ha iniziato ad insultare e minacciare la madre, vittima anche in talune circostanze di aggressioni fisiche. Continue violenze quelle compiute dall’uomo a seguito delle quali, al termine delle indagini, i carabinieri in forza alla tenenza di Scandiano, a cui la vittima ha raccontato i fatti, hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia un trentacinquenne reggiano in ordine ai reati di maltrattamenti e lesioni personali aggravate.

La Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri, ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia l’applicazione nei confronti del 35enne della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla vittima, prescrivendogli di non avvicinarsi all’abitazione della madre e ai luoghi dalla medesima frequentati, mantenendo una distanza di 1000 metri e di non comunicare con lei in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo, disponendo inoltre l’applicazione del braccialetto elettronico. Provvedimento di natura cautelare che è stato eseguito dai carabinieri della tenenza di Scandiano che hanno condotto le indagini.

Dalle risultanze investigative è emerso come l’uomo, dal mese di marzo, in concomitanza con una nuova relazione sentimentale allacciata con una ragazza, nel corso della convivenza con la madre assumeva comportamenti maltrattanti e vessatori nei suoi confronti, aggredendola fisicamente, ingiuriandola e minacciandola, pretendendo con fare insistente e prepotente la consegna di somme di danaro. In particolare: apostrofava abitualmente la madre con i peggiori epiteti, impossessandosi di continue somme di denaro utilizzando anche la carta di credito della donna, ospitando in casa persone non gradite e in un’occasione, stante il diniego a farlo entrare in casa, forzando la finestra e afferrandola per il collo, strappandole il cellulare, triandole i cappelli, colpendola con uno schiaffo e minacciandola di morte. In altra occasione minacciandola con un cacciavite. Il 5 agosto colpendola con un pugno al volto, le aveva causava sanguinamento e lesioni giudicate guaribili in 3 giorni.

Gravi condotte maltrattanti quelle denunciate dalla vittima, che riscontrate dai militari in forza alla tenenza di Scandiano hanno portato all’odierno provvedimento cautelare richiesto ed ottenuto dalla Procura reggiana. I Carabinieri della tenenza di Scandiano, ricevuta l’ordinanza applicativa della misura, vi hanno dato esecuzione, sottoponendolo al provvedimento cautelare l’uomo. Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire al Giudice di verificare l’eventuale piena responsabilità dell’indagato.