Due milioni e 500mila euro per qualificare e innovare le attività di orientamento e di promozione del successo formativo, in modo da concorrere alla ripresa dell’attività scolastica e contrastare le disparità. A tanto ammontano le risorse per l’anno 2020/2021, messe a disposizione dalla Giunta nell’ultima seduta, nell’ambito della programmazione triennale che vede un impegno complessivo di 12 milioni di euro (Programma Operativo Regionale Fse).
Attraverso un bando appena pubblicato, e che rimarrà aperto fino al 14 ottobre, gli enti di formazione professionale accreditati e i Comuni, la Città metropolitana di Bologna e le Province potranno candidare progetti e proposte di attività.
“Siamo pienamente consapevoli del fatto che le studentesse, gli studenti e le famiglie si troveranno ad affrontare l’avvio del nuovo anno scolastico con nuovi e maggiori bisogni di accompagnamento e sostegno. Noi siamo qui per loro- commenta l’assessore regionale alla Scuola, Paola Salomoni-. Per questo investiamo queste risorse, in modo da rendere disponibili professionalità e opportunità che permettano agli enti locali e alle autonomie formative di fare rete e favorire l’accesso alle opportunità e ai servizi”.
Sarà rafforzato, a livello di singolo territorio provinciale, il Presidio unico territoriale: un luogo fisico accessibile, strutturato come sportello con orari di apertura al pubblico, fruibile anche a distanza, attraverso il telefono e la rete. Una realtà che agisca come punto di contatto tra i potenziali fruitori (studenti, genitori, insegnanti) e tutti gli “attori” responsabili dell’attuazione delle singole attività.
La scuola è il principale interlocutore del Presidio territoriale, che dovrà agire come centro nevralgico di contrasto alle nuove povertà educative e alla dispersione scolastica adolescenziale. Questo sia tramite l’offerta di attività di promozione del benessere, ascolto del disagio e sostegno, sia attraverso iniziative a supporto dello sviluppo delle competenze di genitori e docenti.
In seguito alla valutazione delle candidature pervenute, saranno approvate nove operazioni, una per ogni Provincia, comprendenti azioni ed attività in grado di accompagnare l’erogazione di misure specialistiche e personalizzate, nonché specifiche misure per la parità di genere.