Cinquantadue realtà e centinaia di proposte didattico-educative. È il ‘Piùdiuno Reggio Emilia. Cultura per la scuola 2020-2021’, il progetto promosso dal comune di Reggio Emilia, a cura di Roberta Conforti, che alla sua undicesima edizione si trasforma in pubblicazione online.
Esito quest’anno di un bando pubblico, Piùdiuno riunisce le proposte educative e culturali di servizi del Comune, enti, istituzioni e organizzazioni del terzo settore del territorio rivolte alle scuole di ogni ordine e grado, configurandosi come strumento di supporto al personale docente, per la programmazione e guida alla partecipazione culturale degli studenti.
I progetti presenti nella raccolta Piùdiuno sono indirizzati principalmente a studenti di ogni ordine e grado fino all’Università includendo anche molte proposte dedicate a famiglie e docenti per tutto l’anno scolastico 2020-2021.
Una novità dell’edizione 2020 – 2021 riguarda la trasformazione del progetto in relazione soprattutto alle norme sanitarie attuali anti Covid-19: il cartaceo si è trasformato in formato digitale. Una scelta adottata per rispondere anche ad esigenze di natura ecologica e di risparmio energetico. Pertanto, l’intero palinsesto di attività è presentato all’interno del portale del Comune di Reggio Emilia in una sezione dedicata e consultabile al sito: www.comune.re.it/piudiuno
L’anno 2020 è stato un anno difficile dal punto di vista didattico e culturale, e proprio per questo motivo, diventa sempre più importante cercare di riappropriarsi degli spazi rimasti vuoti per molti mesi, tornare a riempire le aule scolastiche, e tutti i luoghi della cultura; proprio in quest’ottica di ricongiungimento tra persone, cultura e didattica che si inserisce con forza il progetto Piùdiuno, unico nel suo genere.
Piùdiuno contiene l’offerta didattica e laboratoriale di ben 52 enti tra cui 15 proposte di servizi e luoghi del comune di Reggio Emilia, e si pone come obiettivo quello della partecipazione culturale rivolta a tutti gli studenti di scuole di ogni ordine e grado.
“Piùdiuno – dichiara l’assessora a educazione e conoscenza Raffaella Curioni – è uno dei progetti più importanti che Reggio Emilia dedica alla scuola. Si tratta dell’offerta didattica culturale educativa per le nostre scuole, docenti e studenti che nasce in collaborazione tra i servizi educativi e culturali di questa città, le fondazioni e le associazioni. Piùdiuno si rivolge ad una platea molto ampia e si arricchisce di anno in anno. Quest’anno contiamo oltre cinquanta soggetti di cui quindici sono costituiti da servizi comunali. Il progetto in questa sua undicesima edizione, che si rinnova e passa all’online, è ancora più importante perché la scuola ripartita da pochi giorni dovrà affrontare tante criticità: dagli spazi ai distanziamenti ai dispositivi sanitari. Reggio Emilia ha accettato la sfida post lockdown. Ha voluto fare una scelta coraggiosa che vuole accompagnare la ripartenza del mondo della scuola con grande qualità dei contenuti educativi, formativi e culturali. Sono sicura che anche quest’anno Piùdiuno sarà un grande successo di partecipazione e sarà un bel modo per valorizzare la scuola reggiana”.
“La novità di quest’anno – dichiara l’assessora alla cultura e Pari opportunità Annalisa Rabitti – è stata la possibilità di candidarsi tramite un bando di evidenza pubblica, grazie al quale ci si è aperti ulteriormente alla città. Così accanto ai partner consolidati, si sono presentati molti soggetti nuovi aprendosi anche a tematiche differenti quali l’educazione, la promozione culturale, l’integrazione e l’intercultura. Reggio Emilia, da sempre è la città dei cento linguaggi, e il progetto Piùdiuno porta il mondo della cultura a sfidarsi progettando per collaborare con la scuola quella che noi chiamiamo “città educante”. Un bambino è un cittadino dalla nascita e porta con sé il possibile; porta con sé i diritti, i valori e la cultura, o meglio, la cultura dell’infanzia. Le realtà coinvolte hanno fatto un grande sforzo e abbiamo anche quest’anno, nonostante il Covid – 19, una molteplicità di proposte in presenza e on line che offrono a studenti, giovani, docenti, operatori culturali e famiglie preziose occasioni di apprendimento e approfondimento in ambito educativo e culturale ma anche di formazione a una cittadinanza aperta e attiva. La consapevolezza di una società sempre più complessa, multiculturale e poliedrica ha stimolato interventi educativi volti all’integrazione delle fragilità e delle differenze come ad esempio le disabilità, l’identità di genere e l’orientamento affettivo-sessuale che coinvolgono direttamente i ragazzi e le ragazze”.
In questa edizione si segnalano i nuovi ingressi di diverse importanti realtà cittadine: Associazione degli Italianisti (con un progetto su Rodari), C.P.S Società Cooperativa Sociale, Arcigay Gioconda, Consorzio Solidarietà Sociale Oscar Romero, Associazione Culturale 5T, Associazione interculturale TerraLeydi, Associazione Nondasola, Teatro delle Due, Associazione La Cova, Associazione Il giardino dei linguaggi, Circolo Arci PicNic!, Accento Cooperativa Sociale, Icarus vs Muzak, EcoSapiens (L’ovile), Lega contro i Tumori, Scrivo di Te APS, L’Indaco, ecc.
Da sempre come sappiamo la città di Reggio Emilia è sinonimo di educazione e formazione scolastica, e proprio per questo motivo l’edizione 2020 – 2021 di Piùdiuno è dedicata al più grande scrittore di favole e filastrocche del novecento italiano: Gianni Rodari, nel centenario della nascita. Lo scrittore di Omegna che inventò un nuovo modo di guardare il mondo usando gli strumenti della parola, del gioco e dell’immaginazione, ebbe infatti un rapporto speciale con la nostra città. Molti dei soggetti promotori selezionati dedicano parte delle proprie proposte al centenario dalla nascita di Gianni Rodari, tema della raccolta 2020-2021. Tra questi vi sono le Biblioteche che propongono letture e laboratori, indirizzati alle scuole dell’infanzia e primarie e che richiamano al lavoro del grande scrittore, /Bao’bab/, che ha in programma la presentazione di un omaggio tramite lo scrittore Roberto Piumini, l’associazione degli Italianisti che dedica un seminario dal titolo “Fantasia: l’arte di inventare storie da Boiardo a Rodari” e il Teatro dell’Orsa.
Aderiscono al progetto Piùdiuno Reggio Emilia. Cultura per la Scuola 2020-2021, 52 soggetti tra servizi del Comune di Reggio Emilia, enti, istituzioni e organizzazioni del terzo settore di Reggio Emilia.
Arcigay Gioconda, Associazione 5T, Associazione Casina dei Bimbi, Associazione Cinqueminuti, Associazione culturale TerraLeydi, Associazione degli italianisti, Associazione Dinamica, Associazione Il Giardino del Linguaggi, Associazione La cova, Associazione Nondasola, Associazione per la pedagogia Steineriana, /Bao’bab/ Casa della letteratura italiana per ragazzi, Biblioteca Panizzi e Decentrate, Chiostri di San Pietro (Soggetti gestori: AR/S Archeosistemi soc. coop. per conto delle coop. Augeo ed EcoSapiens consorziate al Consorzio Quarantacinque e al Consorzio Oscar Romero), Circolo Arci PicNic!, Collezione Maramotti, Consorzio Solidarietà Sociale Oscar Romero, Cooperativa Accento, Cooperativa di Prevenzione Sociale (C.P.S.), Cooperativa L’ovile, Fondazione Famiglia Sarzi, Fondazione I Teatri, Fondazione Mondinsieme, Fondazione Nazionale della Danza, Fondazione Palazzo Magnani, Fondazione Reggio Children | Centro Loris Malaguzzi, Granello di Senapa, Icarus Vs Muzak, Infogiovani, Iniziativa Laica, Istituto superiore di studi musicali Achille Peri- Claudio Merulo, Istoreco, L’indaco, Laboratori di cittadinanza, Lega contri i tumori, Legambiente, Let’s Dance, Musei Civici, Premio per la pace Giuseppe Dossetti, Progetto Danza, Reggio Children, Scrivo di te, Scuola Cepam, SD Factory, Servizio Reti-Infrastrutture Mobilità – Comune di RE, Spazio Culturale Orologio, Spazio Gerra (associazione X), Teatro dell’Orsa, Teatro delle Due, Teatro Orologio (Centro Teatrale MaMiMò), Ufficio cinema, Ufficio Pari opportunità.
TUTTI I PROGETTI
Progetti e servizi promossi dal Comune di Reggio Emilia:
“Scuola in biblioteca” è il nome delle proposte della Biblioteca Panizzi e le sue Decentrate. Di particolare rilievo per l’anno scolastico 2020-2021 è il centenario della nascita di Gianni Rodari ed è proprio per questa occasione che le biblioteche di Reggio Emilia propongono letture e laboratori, dedicati alle scuole dell’infanzia e primarie, che richiamano al lavoro del grande scrittore. Inoltre, mai come quest’anno, le biblioteche si pongono in ascolto degli insegnanti e delle scuole, rendendosi disponibili a progettare percorsi specifici di letture e approfondimento in dialogo e condivisione con docenti e ragazzi. Le novità progettuali per l’anno 2020-2021 della Panizzi sono dedicate alla fotografia; in particolar modo “La città com’era (e com’è)” laboratorio che invita alla scelta di una fotografia di Reggio Emilia dal catalogo della Fototeca, e propone di fotografare lo stesso punto oggi: un incontro-laboratorio per scoprire come è cambiata la nostra città. Altra novità è “Una storia in un’immagine” Cosa può rivelarci una fotografia e come può diventare fonte per la storia? L’obiettivo è quello di raccontare attraverso le immagini, che spesso contengono in esse storie sconosciute.
Un gradito ritorno è /Bao’bab/ è organizzato dalla “Casa della letteratura italiana per ragazzi”, biblioteca Panizzi e biblioteca San Pellegrino-Marco Gerra e per l’edizione 2020-2021 vede protagonista l’ampia scelta di attività che spaziano da incontri con autori, laboratori, letture e concorsi letterari, puntando a sollecitare la creatività giovanile. Il tema che farà da filo conduttore ai molteplici ambiti è “Lontani ma vicini” aderendo così all’Anno europeo delle ferrovie 2021 per promuovere il trasporto sostenibile, innovativo e sicuro, mettendone in risalto i benefici generati per la popolazione, l’economia e il clima. Un ulteriore appunto va fatto su Gianni Rodari; in occasione del centenario della sua nascita lo scrittore Roberto Piumini dedicherà un omaggio speciale. Ultima novità di questa edizione sarà la presenza della sezione “Per la scuola: Leggere & Scrivere” a cura di Proteo Fare Sapere e FLC CGIL che intende ampliare e rafforzare il calendario di /bao’bab/ e l’offerta formativa per le scuole.
L’officina Visionaria è l’appuntamento dell’ufficio cinema del Comune di Reggio Emilia che porta avanti dal 2001, e che quest’anno viene rinnovato. Il cartellone che viene proposto inizia a novembre per terminare a gennaio. Viene inoltre rinnovata la consulenza per suggerire titoli da programmare anche in classe. La missione principale rimane la proposta di film di qualità divisi per fasce di ordine e grado, da visionare all’interno della sala cinematografica. Oltre ai titoli in programma, l’Ufficio Cinema, insieme ad Agis Scuola, proporrà titoli in uscita nella nuova stagione.
Rinnova la propria partecipazione lo Spazio Culturale Orologio proposto dal Servizio Officina Educativa del Comune di Reggio Emilia.
Lo Spazio Culturale Orologio si offre da sempre alla città come spazio d’incontro, di ascolto, di ricerca, di sperimentazione, biblioteca e ricerca; lo spazio è un intreccio tra le funzioni tipiche di una biblioteca e quelle di uno spazio educativo-culturale con la promozione e la diffusione della lettura, del gioco e del giocare.
Parole chiave di tutte le attività sono: ricerca, lettura, gioco, innovazione, appuntamenti culturali legati a percorsi cittadini. Esplorazioni e ricerche attorno i molteplici saperi dei bambini e dei ragazzi sperimentando specifici linguaggi espressivi (scientifico, tecnologico-digitale, narrativo e musicale) in relazione alla didattica nei tempi del mattino e nei tempi del pomeriggio. Gli appuntamenti con lo spazio si dividono in quattro macro categorie: progetti con le scuole e Atelier pomeridiani dedicati agli studenti fino alle scuole secondarie di 2° grado; “Festival Punto e a capo_ Festival del libro per bambini e ragazzi” (5 – 11 ottobre) e “Eventi& Settimane di interesse locale e internazionale, tra cui la settimana della ricerca, Darwin week e la giornata della Liberazione, aperti a tutta la cittadinanza da 0 a 99 anni. Lo Spazio Culturale Orologio si presta alla visita e fruizione dei suoi spazi e atelier anche in modo autonomo durante l’anno per famiglie e cittadinanza.
Per il primo anno sono presenti nella raccolta i laboratori di cittadinanza “Le palestre di educazione civile” derivanti dalla proposta progettuale del Servizio Officina Educativa / Partecipazione giovanile e benessere, gestito dalla cooperativa sociale Reggiana Educatori. L’ obiettivo progettuale è quello di essere delle Palestre di educazione civile rispetto alla formazione alla cittadinanza attiva e alla partecipazione democratica – che si svolge all’interno delle scuole secondarie di secondo grado – per permettere agli studenti di sperimentare competenze di cittadinanza quali il rispetto del bene comune, l’impegno civile e politico, la cultura della responsabilità diffusa, il valore della partecipazione anche attraverso la rappresentanza. Una “palestra” dove “allenarsi” ad agire la partecipazione con l’accompagnamento di figure educative, per poi mettersi in gioco in prima persona sia all’interno delle scuole che nella vita della comunità. Trattano diversi temi che si racchiudono nelle aree di: cittadinanza, comunicazione, convivenza, ecologica e rappresentanza.
Il laboratorio creativo di SD Factory, Servizio Officina Educativa/Partecipazione giovanile e benessere, gestito dalla cooperativa sociale Papa Giovanni XXIII, è uno spazio di produzione creativa under 35, di visibilità per giovani artisti, una community di creativi e uno spazio per lo studio e il co-working ma soprattutto è uno spazio di formazione ai linguaggi espressivi, grazie ai tanti laboratori artistici che propone sia in orario pomeridiano, sia in orario scolastico – rivolti prevalentemente alle scuole secondarie di secondo grado (salvo diversa indicazione) – in dialogo con i docenti per costruire percorsi in grado di sostenere l’acquisizione di apprendimenti formali e competenze trasversali.
L’InfoGiovani è un progetto del Comune di Reggio Emilia – Servizio Officina Educativa/Partecipazione giovanile e benessere, gestito dalla cooperativa sociale Reggiana Educatori ed entra per il primo anno nella raccolta. È un servizio che ha come target di riferimento i giovani dai 14 ai 35 anni e che ha come obiettivo quello di “Orientamento e formazione” su partecipazione, lavoro e professioni, tempo libero ed eventi culturali.
Per le scuole vengono proposti laboratori rivolti alle singole classi per poter presentare, in modalità interattiva, i servizi dell’InfoGiovani di Reggio Emilia che vanno dall’orientamento alla scelta del post diploma all’opportunità di mobilità europea attraverso Eurodesk. Per ultimo, Infogiovani, offre la possibilità di attivare YoungERcard, una card dedicata ai più giovani che offre sconti e molto altro.
Anche nell’ anno scolastico 2020-2021 non poteva mancare la presenza di uno dei capi saldi del Piùdiuno: i Musei Civici di Reggio Emilia attraverso la proposta progettuale dal titolo “Il museo per la scuola”. Da sempre i Musei propongono attività che hanno reso il polo museale uno dei punti cardini delle attività educative, della cultura e della didattica della nostra città. Le novità per il nuovo anno scolastico, oltre al definitivo riallestimento del secondo piano, prevedono una serie di laboratori “a distanza” pensati come servizio parallelo e complementare a quello tradizionale (e che venga anche incontro alle realtà scolastiche penalizzate da situazioni contingenti) e il progetto Delivery Museum con cui il Museo entrerà nelle scuole del comune attraverso materiali e attività appositamente studiate. Il Museo si trasferirà per una settimana dentro la scuola con un’installazione fatta da reperti archeologici, minerali, fossili, animali, opere d’arte. Oggetti strategici dal punto di vista dei significati e delle narrazioni, capaci di innescare curiosità e creatività, che saranno il punto di partenza per laboratori condotti dagli esperti del Museo direttamente a scuola. Inoltre, come altra novità per quest’anno scolastico saranno i laboratori a distanza gratuiti, da fruire in videoconferenza con gli esperti del museo. Sono una versione complementare a quelli tradizionali, tutti gratuiti e con possibilità di prenotazione nella stessa modalità di quelli in presenza.
Si riconferma anche per quest’anno “Tutta mia la città – Laboratori sulla mobilità casa-scuola” il progetto istituito dal servizio Reti – Infrastrutture – Mobilità del Comune di Reggio Emilia, promotore del “Manifesto per una mobilità sicura, sostenibile e autonoma nei percorsi casa-scuola”, un accordo tra diversi soggetti locali per far sì che l’andare a scuola in modo attivo e sostenibile, preferibilmente con gli amici, non sia un’esperienza episodica, ma diventi una prassi consolidata e un’occasione per migliorare la salute, la sicurezza, l’ambiente, l’autonomia, la socialità, la propria scuola e il proprio quartiere.
In convenzione con l’associazione “Tuttinbici-FIAB” che entrerà nelle classi a nome del Comune di Reggio Emilia, verranno organizzati laboratori sulla mobilità e uscite didattiche in bicicletta o con altri mezzi sostenibili.
I Chiostri di San Pietro per il loro primo anno, entrano a far parte della raccolta con i “Percorsi didattico – educativi” (a cura di AR/S Archeosistemi soc. coop. Per conto delle coop. Augeo ed Ecosapiens, consorziate al Consorzio Quarantacinque e Consorzio Oscar Romero di Reggio Emilia) proponendo la nascita di una persona nuova, l’Homo EcoSapiens, consapevole e responsabile, leggero e attento, curioso e sostenibile.
I percorsi didattici consentono l’apprendimento delle metodologie della ricerca storica e dello studio dell’arte, l’acquisizione di una maggiore capacità di osservazione e comprensione del territorio e della cultura locale. I moduli didattici potranno prevedere visite guidate, con approfondimento tematico, laboratori durante i quali ci saranno occasioni di apprendimento interattivo, giochi di ruolo e sperimentazioni.
La consapevolezza di una società sempre più multiculturale e poliedrica ha stimolato interventi educativi volti all’integrazione delle differenze. Tra le differenze vi sono anche l’identità di genere e l’orientamento affettivo-sessuale, dimensioni fondamentali dell’identità che coinvolgono direttamente i ragazzi e le ragazze. Sono questi i temi con la quale l’Ufficio Pari Opportunità dei Servizi culturali del Comune di Reggio Emilia con il suo programma “Le identità omosessuali e transgender a scuola” ha voluto portare l’attenzione delle scuole. I temi dell’identità sessuale e dell’educazione inclusiva sono un crocevia tra l’elaborazione delle informazioni e la comprensione emozionale-affettiva, tra conoscenza ed emotività. La scuola può integrare la cultura intellettuale con la cultura emozionale per fornire le basi per un autentico processo di crescita degli/delle studenti e dello sviluppo delle loro potenzialità. A partire dalle macro-aree che le ricerche italiane ed internazionali evidenziano come fondamentali per promuovere il benessere e l’inclusione degli/delle studenti LGBT il servizio ha articolato due percorsi formativi: uno rivolto agli insegnanti e un altro rivolto ai genitori che vogliono confrontarsi su questi temi.
Le modalità formative sono improntate all’interazione nella quale vengono valorizzati lo scambio di idee, la partecipazione ed il confronto.
Si rivolge al mondo della scuola anche il Premio per la pace Giuseppe Dossetti, un riconoscimento, ideato e promosso da Comune di Reggio Emilia, Comune di Cavriago, Provincia di Reggio Emilia e Regione Emilia-Romagna insieme alla Fondazione Pietro Manodori di Reggio Emilia, nato per valorizzare l’operato di associazioni e singoli cittadini del territorio nazionale che abbiano compiuto “azioni di pace” coerentemente con i principi affermati da Giuseppe Dossetti nella sua vita. Con questo premio si vuole sensibilizzare anche gli studenti e docenti ad approfondire i temi della pace e dell’uguaglianza e avvicinarli alla conoscenza della figura di Giuseppe Dossetti e dei valori da lui vissuti. Una sezione del Premio infatti è rivolta alle classi degli istituti secondari di secondo grado del territorio della provincia di Reggio Emilia: premia gli elaborati degli studenti (saggio breve, lettera, articolo di giornale o testo di canzone), sui temi dell’uguaglianza e della pace, in particolare sugli articoli 3 e 11 della Costituzione Italiana. La premiazione degli studenti si svolgerà sabato 14 novembre nella sala Tricolore e contestualmente si lancerà il nuovo Bando 2020/2021.
Spazio Gerra anche per quest’anno conferma la sua presenza con il progetto “Piccola oasi creativa di Spazio Gerra” a cura di Associazione ICS. Per iniziare il nuovo anno scolastico dopo il periodo di grandi sfide che ha coinvolto scuola e famiglie, Spazio Gerra propone le “Art Box – Esperienze in scatola”, ovvero dei kit contenenti tutto il necessario per poter rivivere in classe nuovamente l’atmosfera dei laboratori della piccola oasi creativa. Ogni laboratorio è un’esperienza formata da suggestioni visive, riflessioni e confronti, progettata per accompagnare bambini e ragazzi nell’ acquisizione di una maggiore consapevolezza delle proprie qualità creative e del proprio spirito di osservazione, con un’attenzione particolare ai cambiamenti del mondo circostante e alle tematiche di carattere sociale e culturale.
Il Centro Teatrale MaMiMò pone grande cura all‘impegno sociale, ai giovani, alle relazioni tra gli individui, alla dignità della persona, e ai grandi temi dell’attualità. Una grande attenzione è riservata all’educazione; MaMiMò confida nel fatto che la pedagogia, unita alla cultura, sia la chiave di accesso a un futuro migliore, e per questo debba essere un percorso riservato a tutti. Sono previsti percorsi laboratoriali dedicati a tutte le fasce di età, che utilizzano il lavoro pedagogico combinato a quello teatrale per la formazione di esseri umani in grado di affrontare e costruire il proprio futuro e quello della società che li circonda.
Fondazioni, istituti e collezioni:
Con il progetto “Uno, due, tre stella!”, Fondazione I Teatri, intende perseguire quello che definisce scopi fondamentali: la promozione dell’arte e della cultura e l’avvicinamento delle nuove generazioni alle attività teatrali, musicali, dello spettacolo, dell’arte, di tutte le espressioni teatrali (di parola, di musica, di danza, ecc.) e della cultura ambientale, nonché di conservazione e valorizzazione dei beni culturali ad essa assegnati, o comunque da essa ricevuti.
Tra le iniziative proposte si segnalano per Nidi, scuole dell’infanzia, scuole primarie e secondarie di 1° e 2° grado laboratori e percorsi didattici per singole classi o piccoli gruppi attorno al tema del fare teatro e delle professionalità coinvolte, avvicinando i giovani allo spettacolo dal vivo declinato nei diversi generi.
Lezioni spettacolo (realizzabili in teatro, a scuola o in streaming) per piccoli gruppi;
rassegne teatrali; laboratori di avvicinamento all’opera alla musica ed alla danza e alla prosa; incontri preparatori alla visione degli spettacoli in cartellone
e percorsi multidisciplinari con credito formativo su temi legati alle proposte artistiche della Stagione teatrale per gli studenti universitari.
Da diversi anni la Fondazione Nazionale della Danza attiva progetti volti a promuovere nella scuola istituzionale la cultura e l’arte della danza come risorse formative multidisciplinari. L’introduzione nella scuola di questa arte performativa ha come scopo di essere una vera e propria scommessa formativa: gli studenti sono guidati a scoprire nel movimento un codice idoneo a esprimere emozioni, esperienze, sentimenti e idee, affinché venga favorito un rapporto più consapevole con il proprio corpo in una fase della crescita dell’identità particolarmente complessa. I progetti prendono il nome di “Danzare il presente, guardare il futuro” e si inseriscono nell’ottica di un lavoro interdisciplinare tra la danza e altre forme artistiche per incontrare nuove soggettività e nuovi interlocutori stimolando il coinvolgimento e la creatività degli studenti, che vivranno la danza come espressione di un mondo di valore di cui sono loro protagonisti. I temi affrontati duranti gli incontri riguardano: espressione corporea; narrazione non-verbale, partendo da un testo narrativo contemporaneo condiviso; liberazione delle emozioni nel movimento.
La Fondazione Palazzo Magnani promuove da sempre le arti visive attraverso attività espositive e culturali. Il suo oggetto di ricerca costante è la didattica laboratoriale, esperienziale e narrativa, nella consapevolezza che praticare arte sia la via maestra attraverso cui sia possibile conciliare evoluzione individuale e coesione sociale. Con “Didattica e formazione” la fondazione collega le proprie proposte laboratoriali, alle attività espositive presenti. Gli incontri sono dedicati ai ragazzi delle scuole primarie, secondarie di 1° e 2° grado e agli insegnanti; per questi ultimi è dedicato un percorso chiamato “Kit Digitale”, in collaborazione con Reggio Città Senza Barriere, in cui è possibile approfondire tramite il digitale, alcuni temi trattati nelle mostre. Inoltre nei periodi di mostre, la fondazione promuove attività rivolte alle famiglie tutte le domeniche mattine.
Rinnova la presenza la Fondazione Reggio Children – centro Loris Malaguzzi che propone “Il gusto della scoperta. Con fondazione tra gioco e creatività”; laboratori culturali riguardanti progetti di ricerca e di solidarietà in ambito educativo. Per Fondazione la ricerca è un atteggiamento etico di scoperta, di reciproca conoscenza e di apprendimento ed essere solidali significa essere in dialogo e in relazione con l’altro, con altre culture e saperi. I progetti di Fondazione attraversano diversi ambiti tra cui gioco e apprendimento e lo fanno con i progetti di: Gioco e apprendimento “scintillae – play and learning in the digital age”; “Sostenibilità e creatività” – Remida, il Centro di Riciclaggio Creativo e “Gusto e benessere” con Pause – Atelier dei Sapori che si rivolgono alle scuole dell’infanzia, scuole primarie e scuole secondarie di 1° e 2° grado.
Reggio Children propone atelier su diversi argomenti, dove linguaggi differenti si intrecciano sul confine tra discipline, si aprono alla città, a bambini, ragazzi e adulti, offrendo contesti dove sperimentare e tenere attiva la propria creatività. Il progetto “Atelier cittadini” progettato e gestito da Reggio Children in collaborazione con Scuole e Nidi d’infanzia – Istituzione del Comune di Reggio Emilia e Pause – Atelier dei Sapori, racchiude le proposte quali “Raggio di luce!, “Paesaggi digitali”, “Grafica”, “In forma di creta” e tanti altri, per scuole e famiglie che vedono insieme bambini e adulti, che hanno il desiderio e l’obiettivo di costruire insieme delle relazioni e dei processi educativi per cercare di preservare anche nella età adulta alcune caratteristiche dirompenti della cultura dell’infanzia e dell’atelier come la curiosità, la tensione alla ricerca, il coraggio, la creatività, l’empatia e l’energia vitale. Date da segnare: “Bambini al Centro”: una domenica al mese da settembre 2020 a maggio 2021, un caleidoscopio di possibilità tra atelier, visite guidate, esplorazioni, narrazioni, gioco e divertimento.
Far avvicinare le persone alla musica e agli strumenti è la missione dell’Istituto superiore di Studi Musicali Peri e si pone alle scuole con il progetto “L’Istituto Peri – Merulo per il territorio”. L’esigenza di particolare rilevanza è quella di integrare i corsi di studi delle scuole di ogni ordine e grado con elementi di istruzione musicale; promuove quindi la collaborazione con gli enti formativi del territorio per contribuire al miglioramento dell’offerta formativa per i giovani. In particolare, vengono proposti: laboratori continuativi per la scuola primaria, lezioni-concerto per le scuole primarie e secondarie di primo grado, ascolti guidati per le scuole secondarie di secondo grado e infine “Lo scrigno dei suoni” la rassegna pomeridiana di concerti per bambini e ragazzi organizzata la domenica pomeriggio ad ingresso libero.
“Prendi il tempo” di Istoreco – Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea raccoglie le proposte che la sezione didattica e formazione dell’Istituto rivolgendosi a studenti e insegnanti delle scuole del nostro territorio e ai cittadini interessati. I temi trattano il Novecento e quella parte del XIX secolo in cui si è costituito lo stato nazionale italiano, seguendo in modo sincronico gli avvenimenti più significativi e ricordando anniversari del Calendario civile. In particolare tutte le attività sono divise in tre macro argomenti, quali: Ascolta il luogo (per poter porre l’attenzione ai luoghi della memoria segnalati o dimenticati); Le vie ritrovate (Percorsi didattici en plein air sul ‘900); Lungo la storia, seguendo Clio.
La Collezione Maramotti propone un percorso di visita alla Fontana di Margherita Moscardini presso il Parco Alcide Cervi dal nome “Le fontane di Za’atari”. L’opera, intitolata Mahallat el-Ghouta 94, Block 8, Distric 4, fa parte del progetto The Fountains of Za’atari avviato nel 2015 e dedicato al campo per rifugiati di Za’atari. Partendo dai pensieri filosofici di Hannah Arendt e Giorgio Agamben la speranza dell’artista è quella di riprodurre i cortili con fontana di Za’atari in diverse città europee. Reggio Emilia è la prima città che, grazie al Comune e all’Assessorato alla Città Internazionale, ha realizzato e adottato una di queste fontane nel 2019.
La visita alla fontana-scultura offrirà agli studenti la possibilità di analizzare temi legati alla cultura civica: attraverso i concetti di diversità, dialogo interculturale e accoglienza e attraverso attività di manutenzione, restauro e cura del verde.
La fondazione Mondinsieme propone il progetto “Destinazione diritti” dove il fulcro dell’attività didattica è lo studente che apprende, spinto dai propri interessi e situato in uno specifico contesto educativo, attraverso un processo di elaborazione e integrazione di molteplici esperienze collaborative, in un quadro di riferimento pedagogico che lo vede protagonista della costruzione della propria conoscenza. Mondinsieme promuove infatti il valore e il rispetto della diversità culturale nei contesti sociali, con un focus attento su spazi pubblici ed educazione e sempre in aggiornamento rispetto alle trasformazioni globali. I laboratori di educazione interculturale mirano a valorizzare il confronto e la relazione, favorendo l’apertura e il dialogo. In particolare, si vuole promuovere il concetto di cittadinanza in chiave interculturale, centrata su un’identità multipla e plurale che possa mediare tra il senso di appartenenza alla comunità e le diversità culturali. La novità di quest’anno sarà che per ogni tema proposto è stata sviluppata anche una modalità di svolgimento online.
Organizzazioni del terzo settore:
L’Associazione Degli Italianisti, per il primo anno è presente nella raccolta proponendo un percorso chiamato “Fantasia: l’arte di inventare storie da Boiardo a Rodari” in linea con il tema della raccolta Piùdiuno.
Il progetto si propone di indagare il ruolo della fantasia come tema letterario, pedagogico e storico sociale per celebrare la ricorrenza del centenario della nascita di Gianni Rodari. L’occasione che si intende valorizzare è il seminario sulla “Fantastica” tenuto a Reggio Emilia nel 1972 e più complessivamente il contributo di Rodari, avvenuto a più riprese, alla innovazione pedagogica della nostra città. Il seminario di studi “Fantasia. L’arte di inventare storie da Boiardo a Rodari” prevede la partecipazione di un gruppo di docenti di diverse università italiane ed europee.
In armonia con le linee guida del MIUR il Teatro dell’Orsa con il progetto “Il mondo che verrà. Mappe di storie tra radici e futuro” propone il teatro come occasione di arricchimento culturale e di educazione alla vita emotiva, alla conoscenza del sé attraverso il linguaggio del corpo e dell’uso espressivo delle parole ai fini di migliorare la condivisione di valori, la coesione sociale di gruppo, la diversità come risorsa, la tutela del paesaggio. La novità per quest’anno sarà il laboratorio di teatro e racconto dedicato Gianni Rodari.
La principale attività di Iniziativa Laica aps è il festival di approfondimento culturale che ogni anno si svolge a Reggio Emilia, ma numerose sono le altre iniziative proposte, tra cui il progetto dedicato ai ragazzi “A scuola di libero pensiero”, attivo dal 2014. Il progetto si pone l’obiettivo di sviluppare, attraverso lo spirito critico e la formazione scientifica, le conoscenze, le abilità e le competenze degli studenti necessarie per interpretare i fenomeni. La novità di quest’anno è la proposta di un nuovo macro tema, dedicato all’importanza della scienza. “La pandemia globale ha cambiato la consapevolezza verso la scienza e la comunità scientifica?”. Attraverso un excursus storico fino alla più cogente attualità, si proverà a fare una riflessione critica sull’argomento.
Il Granello di Senapa porta sul territorio una visione ampia dei fenomeni socioculturali del nostro tempo ed è animato dal desiderio di testimoniare e proporre valori, diritti universali e stili di vita sostenibili per tutte le persone, le comunità e l’ambiente in cui viviamo.
La “relazione” e l’“altro” sono gli elementi basilari nel campo di sperimentazione e di verifica, che avviene proprio all’interno del gruppo. Inoltre, si dà grande spazio all’ascolto e alla capacità di narrarsi, per proiettare la riflessione sul concreto vissuto quotidiano. Un altro elemento fondamentale dell’operato è l’attenzione verso i più piccoli ed emarginati. Ognuno è importante e irripetibile. I temi che vengono affrontati riguardano l’educazione multiculturale, la globalizzazione, il diritto al cibo, educazione all’economia solidale, educazione alla pace e alla gestione dei conflitti, educazione alle relazioni ed educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva.
Con “Il cigno va a scuola”, Legambiente, propone attività laboratoriali che avranno per protagonisti gli insetti, il consumo responsabile, l’aria e il vivere civile. Nel primo laboratorio che ha per tema gli insetti si punterà a sensibilizzare i più piccoli facendogli conoscere il ruolo di questi piccoli animaletti all’interno dei nostri ecosistemi, del lavoro inconsapevole che svolgono anche per noi e della loro sorprendente varietà e capacità di adattamento. Nel secondo laboratorio si propone di far capire ai più piccoli, e non solo, le buone abitudini per un consumo responsabile di questo prezioso elemento, e le giuste modalità per la sua raccolta differenziata oltre ad insegnare la tecnica per produrre la carta riciclata dagli scarti. Nel terzo laboratorio il tema è l’aria: noi viviamo avvolti in oceano d’aria che circonda la terra e riempie ogni spazio apparentemente vuoto. Per ultimo, il laboratorio si propone di far comprendere una piccola parte delle regole che sono alla base del vivere civile: il rispetto del prossimo, il rispetto dei luoghi e il rispetto dell’ambiente che ci circonda.
In linea con la sua attività di tutela e valorizzazione del patrimonio di burattini, marionette e pupazzi eredità di Otello Sarzi, la Fondazione famiglia Sarzi offre alle scuole reggiane (Infanzia, primarie, secondarie di 1° e 2° grado) l’occasione di conoscere da vicino l’interessante realtà del Teatro di figura. Con il progetto “L’esperienza del fare nel Teatro di Figura …è Incanto” si vuole avvicinare il bambino all’espressione artistica teatrale per consentirgli di esprimere la parte che meno conosce, offrendo ai bambini e ragazzi qualcosa con cui identificarsi, imparando a manipolare le paure, pregi e difetti, coltivando sogni e desideri, consentendo loro di conoscere, almeno in parte, quel che sono, cercando di accettarsi e tentando di superare i propri limiti senza timore.
Danzando si cresce! Si impara a conoscere se stessi attraverso il corpo, a relazionarsi con gli altri e con il mondo che ci circonda esprimendo e coltivando la propria creatività. La creatività che rende ogni essere umano unico e importante nel suo contributo alla società. Progetto Danza ASD vuole sviluppare laboratori partendo da una traccia di lavoro condivisa con gli insegnanti, inserendo il progetto all’interno del contesto educativo e del percorso di ricerca della scuola, al fine di sperimentare le diverse possibilità di contaminazione tra i vari linguaggi espressivi e mettendo il corpo al centro dell’esperienza.
C.P.S Società Cooperativa Sociale è una delle novità dell’anno 2020-2021; si occupa di promozione del benessere e prevenzione del disagio in ambito scolastico proponendo itinerari che coinvolgono sia gli adulti di riferimento (docenti e genitori) sia i ragazzi o i bambini che frequentano le classi. All’interno di questa progettazione, qualora venissero intercettate situazioni di fragilità gli operatori assolvono a una funzione di orientamento personale e familiare rispetto ai servizi del territorio. Con i “progetti educativi” verranno affrontati momenti di: laboratori teatrali, spettacoli teatrali di carattere educativo nonchè moduli di accoglienza, sessualità, tecnologie, dipendenze e relazione.
Una novità della undicesima edizione della raccolta è la Compagnia della Casina, dell’associazione Casina dei bimbi, un progetto educativo-culturale pensato per ospedali, piazze, teatri e scuole di ogni ordine e grado con l’intento di promuovere l’associazione e sensibilizzare a temi delicati come la malattia, la violenza, la morte, l’ospedalizzazione e la diversità. L’associazione propone alcuni spettacoli teatrali per consentire agli insegnanti una scelta mirata per la fascia d’età e idonea a particolari eventi e ricorrenze. I fondi raccolti con gli spettacoli sono destinati a sostenere i progetti dell’associazione.
L’associazione Cinqueminuti attraverso il progetto “Cinqueminuti per l’arte quotidiana. A scuola e in città”, offre agli allievi la possibilità di avvicinarsi al teatro con percorsi laboratoriali per bambini, giovani e adulti. L’associazione crea processi educativi e formativi tramite i linguaggi artistici ed espressivi, per sviluppare la conoscenza di sé e dell’altro e stimolare situazioni di socialità. Docenti ed esperti guideranno gli allievi alla scoperta di nuove dinamiche di ricerca e relazione attraverso il corpo, la voce e lo spazio.
Eguaglianza e inclusione sono i temi portanti dei laboratori organizzati da Arcigay Gioconda; l’obiettivo è quello di facilitare il de-strutturare di stereotipi e pregiudizi, stimolare l’immedesimazione e l’empatia, tramite conoscenza diretta delle persone che quotidianamente vivono sulla propria pelle le gioie e le difficoltà dell’essere una persona con orientamento sessuale e identità di genere minoritari. Queste modalità hanno un ottimo potenziale nella riduzione del bullismo e dell’omo-bi-transfobia nell’ambiente scolastico.
Il Consorzio solidarietà sociale Oscar Romero insieme a Reggio Emilia città senza barriere entrano per il primo anno nella raccolta promuovendo due rappresentazioni video adatte alle scuole primarie; “Chi ha paura dei mostri?” e “In compagnia della pandemia”. Se nell’attività “Chi ha paura dei mostri?” sono strette le connessioni con gli elementi naturalistici, storici, suggestivi e di benessere dati dal Parco San Lazzaro, che è cornice del progetto, nell’offerta “In compagnia della pandemia” si svelano i pregiudizi di ciascuno, al fine di imparare ad accogliere i diversi punti di vista, trasformando ciò che può sembra una fragilità individuale in risorsa per la collettività.
Favorire percorsi di visione, partecipazione e formazione relativi alle tematiche dell’inclusione ed abbattimento delle differenze è l’obiettivo di Let’s Dance con il progetto Danzare con il corpo, danzare con l’anima.
In particolare, con Danzability Junior la danza consentirà lo scambio di idee, emozioni e sensazioni tra persone attraverso la propria fisicità abbattendo le regole della comunicazione ordinaria. Il palcoscenico o la palestra possono essere intesi come il luogo dove i bambini e i ragazzi disabili e abili possono, attraverso il corpo, esprimersi e muoversi senza barriere.
Altro nuovo ingresso nella raccolta è associazione culturale Cinque T che ha come obiettivo quello di innescare un link tra teatro e bambini con una serie di incontri, che hanno come orizzonte il lavoro sull’emotivo, la relazione, la costruzione del gruppo, la costruzione identitaria, le emozioni. Con le proprie attività artistiche propongono di rielaborare un vissuto e condividere un’esperienza artistica negli spazi dedicati all’arte e allo spettacolo, in modo creativo e differente oltre ad affiancare gli educatori e le insegnanti nel far emergere, guardare e rielaborare esperienze attraverso i linguaggi del teatro.
Leydi significa Terra nella lingua africana pular; l’associazione interculturale TerraLeydi parte dalla cultura pular, che per tradizione in Africa è una cultura nomade e migrante, per proporre percorsi di conoscenza, incontro e contaminazione tra culture differenti. L’associazione attraverso i suoi “laboratori di educazione interculturale” sperimenta un approccio interculturale per parlare di globalizzazione, sostenibilità ambientale, alimentazione, rispetto della diversità, esperienza migratoria. Gli obiettivi educativi dei percorsi pongono l’attenzione sulla riflessione critica degli studenti riguardo ai temi proposti, superando luoghi comuni o stereotipi oltre che a stimolare la comprensione dei concetti che riguardano il rispetto dell’uomo e dell’ambiente nelle diverse culture.
Attraverso la nuova proposta “In-differenza” si comprende la progettazione e la realizzazione dei percorsi formativi che l’Associazione Nondasola pone alle diverse scuole in una logica di prevenzione per un cambiamento personale, relazionale e culturale. La metodologia si basa sull’idea che si possa fare prevenzione non, o non solo, informando gli studenti e le studentesse di come fare per evitare di agire o subire violenza, ma partendo dall’importanza di parlare del proprio essere maschio o femmina, del valore della differenza, dell’essere due nella relazione, del partire da sé per mettersi in gioco.
Il Teatro delle Due, nuova proposta della raccolta, sviluppa laboratori di “Teatro in lingua inglese” ispirati alle opere di Shakespeare, principalmente rivolti a studenti e docenti delle scuole superiori di secondo grado. L’obiettivo è avvicinare i giovani al teatro in lingua originale, ma anche stimolare la riflessione su temi sociali, scegliendo testi adeguati. I rapporti fra genitori e figli di Prospero e Miranda, l’amore non corrisposto di Orsino per Olivia, l’agguerrita competizione femminile fra Ermia ed Elena, la spensieratezza e la voglia di indipendenza dello studente universitario Lucenzio: sono tutti temi che parlano direttamente ai giovani, attraverso la mano abile e leggera di Shakespeare.
“La Comunicazione in valigia” è il nome del nuovo progetto sviluppato dall’associazione La Cova che si pone l’obiettivo di favorire lo sviluppo dello strumento naturale della lingua madre, con particolare attenzione alla modalità di pensiero analogico e metaforico, sia per alimentare processi cognitivi primari (leggere, scrivere, comprendere e memorizzare contenuti), che per formare abilità generali e trasversali.
Una nuova proposta che si inserisce nella raccolta Piùdiuno è “Suoniamo insieme” a cura de Il giardino dei linguaggi. L’obiettivo è esplorare le capacità vocali e fonatorie con sillabazioni su melodie elementari; un laboratorio esperienziale in cui le “regole” della produzione musicale vengono proposte in maniera informale, attraverso il gioco e la sperimentazione.
La musica viene reinventata e vengono intrapresi percorsi di rielaborazione di materiale sonoro attraverso improvvisazioni e ri-arrangiamenti di musiche provenienti da diverse culture e civiltà musicali.
Attraverso “I laboratori dinamici! Circo per tutte le età” l’associazione Dinamica entra a fare parte della raccolta. Il loro obiettivo è quello di avvicinare alle discipline circensi attraverso una serie di attività, individuali e di gruppo, che favoriscano non solo l’apprendimento della disciplina motorio-artistica ma anche la socializzazione, lo sviluppo della fantasia, la consapevolezza del proprio corpo, delle proprie possibilità e dell’autostima.
I laboratori sono pensati per essere differenziati, in termini di proposta didattica, per fasce scolastiche.
Il CePAM (Centro Permanente Attività Musicali) è una struttura parte di Arci Reggio Emilia che dal 1981 si occupa di didattica e valorizzazione della cultura musicale, sia operando in Scuole di Musica direttamente gestite, sia all’interno di altre realtà con progetti e percorsi specifici.
Attraverso i “Laboratori musicali” il centro pone l’attenzione ai continui mutamenti del linguaggio musicale e alla consapevolezza dell’importanza di tale linguaggio e lo fa attraverso laboratori dedicati a bambini, ragazzi e famiglie.
Altra nuova proposta che si va ad inserire nella raccolta 2020-2021 è Il circolo Arci PICNIC! Che collabora con illustratori e fumettisti professionisti i quali realizzano insieme ai volontari dell’associazione laboratori di disegno pensati ad hoc e rivolti a bambini e ragazzi, incontri con le scuole o mostre a partire dai libri pubblicati. Scopo dell’associazione non è formare una futura classe di disegnatori o fumettisti ma portare tutti a disegnare e a divertirsi con il segno ed il disegno. “Di-segni” è il nome della proposta portata dal circolo, e l’obiettivo è quello di stimolare la fantasia e l’immaginazione dei bambini e dei ragazzi accrescendo la loro curiosità attraverso l’illustrazione e il fumetto.
Altro nuovo ingresso è Accento Cooperativa Sociale che dalla sua nascita, si pone l’obiettivo di progettare, sviluppare e gestire servizi educativi orientati all’integrazione e al miglioramento della vita dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze. È all’interno di questo contesto che è pensato il progetto educativo “Un Accento sul gioco” con proposte di esperienze e approfondimenti legati agli apprendimenti ed alla didattica attraverso differenti linguaggi e forme ludiche.
Un ulteriore novità è Icarus vs Muzak che con il progetto “Il suono: dalla natura, al riciclo, al digitale” concorre allo sviluppo delle attività cognitive attraverso il suono.
Obiettivo generale del progetto è sviluppare negli utenti una nuova sensibilità sonora basata su una rinnovata educazione ecologica dell’orecchio finalizzata, attraverso la scoperta della “voce” che è nascosta in ogni cosa, alla crescita della persona, oltre a sollecitare una creatività innovativa, attenta al reciproco nutrimento tra diverse discipline dell’arte, della musica, della comunicazione.
L’ovile attraverso il progetto “Esperienza di educazione alla sostenibilità” entra per il primo anno nella raccolta. L’obiettivo principale è il concorrere alla nascita di una persona nuova, l’Homo EcoSapiens, consapevole e responsabile, leggero e attento, curioso e sostenibile. Lo scopo è un’educazione alla sostenibilità, promuovendo competenze e sensibilità che portino a stili di vita responsabili. Alle scuole vengono proposti laboratori, esperienze dirette e pratiche, outdoor education, esperienze sempre differenziate in base all’età ed alla tipologia degli utenti. Vengono realizzate attività presso i locali scolastici, all’aperto a contatto con l’ambiente, in un parco o in un giardino scolastico, sull’erba e tra gli alberi. Durante i laboratori vengono utilizzati strumenti scientifici ed informatici, ma la priorità viene sempre data ai nostri sensi.
La lega contro i tumori con i “Luoghi di Prevenzione (LDP) Centro Regionale dell’Emilia-Romagna”, rappresenta una delle nuove proposte presenti per quest’anno. Si occupa di sviluppare incontri rivolti a gruppi per approfondire la riflessione tra stili di vita, comportamenti a rischio e scelte consapevoli.
La metodologia di LDP contribuisce alla formazione di competenze trasversali dei destinatari, ne promuove il coinvolgimento attivo e ne potenzia le competenze rispetto alla capacità di contrattare obiettivi di salute e gestire una buona comunicazione sulla gestione del rischio.
Nuova interessante proposta è quella di Scrivo di te APS il quale si prefigge di svolgere attività di sensibilizzazione ed educazione alla vita sociale, valorizzando le capacità individuali agevolando la fruizione del bene pubblico. “Studio per conoscere la mia città” è il progetto che si occupa di studio e ricerca su personaggi ed avvenimenti storici, scientifici e di costume avvenuti a Reggio Emilia fino ad oggi.
Lo strumento privilegiato dei linguaggi artistici facilita la costruzione di un contesto di lavoro non giudicante, necessario per il raggiungimento degli obiettivi proposti, consente l’espressione di ciascuno e, nel piacere del “fare insieme”, emergeranno le potenzialità di ogni bambino, valorizzate dalla realizzazione di un percorso condiviso. Con associazione L’indaco, ogni attività presente in “arte per crescere” si svolgerà in sinergia con l’attività didattica delle classi e offrirà spunti interdisciplinari che ogni docente potrà cogliere e approfondire nel proprio ambito. Il Sapere è un intreccio di elementi strettamente connessi e declinato in una complessità affascinante della quale i bambini/ragazzi saranno sempre più consapevoli.
L’Associazione per la pedagogia steineriana partecipa alla raccolta attraverso i “Laboratori di lavoro manuale” e lo fa promuovendo lo svolgimento di attività sociali e di promozione culturale. L’associazione da sempre organizza conferenze, seminari e momenti di studio aperti a tutti gli interessati, così come attività artistiche e di lavoro manuale per adulti e bambini. A tal proposito ha in programma incontri destinati a bambini della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado, finalizzati alla creazione di un piccolo manufatto attraverso la lana grezza.