Procedono senza sosta i controlli della Polizia Ferroviaria nelle stazioni dell’Emilia Romagna, finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati ed alla verifica del rispetto delle prescrizioni vigenti, in materia di contrasto alla diffusione del virus COVID-19.
Nella giornata di ieri, all’interno della stazione di Bologna Centrale, gli agenti del Settore Operativo hanno rintracciato un cittadino guineano di 36 anni, ricercato per spaccio e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo, accompagnato presso il carcere di Bologna, dovrà scontare una pena detentiva di due anni e quattro mesi.
A Modena, gli uomini del Posto Polfer, durante i controlli effettuati a bordo di un treno regionale, hanno tratto in arresto un latitante ventenne, originario del Gambia, colpito da un ordine di carcerazione, emesso a seguito di numerose violazioni del provvedimento di allontanamento dal comune di Bologna. Lo straniero è stato accompagnato presso il carcere del capoluogo modenese.
In stazione a Ferrara, uno spacciatore nigeriano di 29 anni ha avvicinato un “viaggiatore”, proponendogli l’acquisto di sostanza stupefacente. Per sua sfortuna, l’attenzione si è concentrata sulla persona sbagliata, poiché il potenziale acquirente era in realtà il comandante del locale Posto di Polizia Ferroviaria in borghese, che non ha esitato a bloccarlo e condurlo in Ufficio, ponendolo in arresto. Nell’occasione, allo straniero sono stati sequestrati circa 10 grammi di marijuana, 30 euro in contanti ed un grosso cacciavite. L’uomo, in attesa di essere giudicato stamani per direttissima, è stato provvisoriamente posto agli arresti domiciliari.