Una sorta di turista-hacker l’asso dell’informatica beccato dai carabinieri di Correggio: operando da un’altra provincia è riuscito a decodificare le credenziali della carta di credito di un 32enne modenese dedicandosi all’acquisto di soggiorni in hotel di lusso nella città di Milano. La vittima, grazie al servizio SMS fornitogli dal gestore dei servizi interbancari, si è però subito accorto delle anomali spese e si è rivolto ai Carabinieri della Stazione di Correggio che attraverso mirate indagini telematiche sono risaliti sia all’hacker che operava dalla provincia ambrosiana e ai servizi acquistati: alcuni soggiorni in hotel di lusso di Milano del costo complessivo di oltre 1.500 euro che acquistava presso una piattaforma di prenotazioni utilizzando peraltro un documento d’identità falso.
Con l’accusa di Sostituzione di persona, indebito utilizzo di carta di credito e uso di documenti falsi i Carabinieri della Stazione di Correggio hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un cittadino camerunense 33enne abitante a Milano. E’ stato lo stesso 32enne modenese ad accorgersi dell’anomalo utilizzo della sua carta di credito grazie al servizio di SMS di allerta che lo informava dell’acquisto in internet di soggiorni in hotel di lusso di Milano, meglio nota ai turisti come la città ambrosiana. Non avendo effettuato alcun acquisto ed avendo in disponibilità la carta di credito che non aveva ceduto a nessuno, l’uomo si rivolgeva ai carabinieri di Correggio formalizzando la denuncia. I militari correggesi anche attraverso mirate indagini telematiche accertavano che tutti gli acquisti erano stati effettuati attraverso una piattaforma internet e che all’atto dei soggiorni era stata esibita una carta d’identità risultata inesistente e per questo falsa. Tuttavia in occasione dell’ultimo soggiorno essendo state rilevate anomalie all’atto del pagamento l’albergatore richiedeva l’intervento dei carabinieri. Attività questa che posta a sistema con le attività investigative dei carabinieri di Correggio consentivano di identificare in maniera univoca l’hacker nel menzionato 33enne camerunense che esibendo carta d’identità falsa con la foto del suo volto è risultato essere stato colui che ha soggiornato in tutte gli hotel oggetto dell’utilizzo della carta di credito clonato. Accertati i fatti per l’uomo scattava la denuncia inoltrata dai carabinieri di Correggio alla Procura reggiana in ordine ai citati riferimenti normativi violati.