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Lapam: “Sconcertati per nuova chiusura degli impianti da sci. Operatori esasperati, servono aiuti immediati e adeguati”“Facciamo nostre le parole del Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini: siamo stupiti e sconcertati per la decisione di bloccare la riapertura degli impianti sciistici a poche ore dalla ripartenza, che era stata condivisa e annunciata. Francamente questo metodo di lavoro è inaccettabile e oltraggioso nei confronti di operatori che hanno fatto sacrifici enormi per poter riaprire, seguendo le norme molto stringenti dal punto di vista della sicurezza. Inutile ripetere, per l’ennesima volta, che le misure per contenere i contagi sono sacrosante, ma è ancora più inutile fare tavoli, protocolli e dare disposizioni se poi, per l’ennesima volta, ci si fa beffe degli sforzi degli operatori coinvolti”.

Lapam Confartigianato interpreta la profonda amarezza degli operatori del settore dello sci che sono stati beffati, per non dire di peggio, dalla decisione di mantenere chiusi gli impianti, decisione arrivata a 12 ore dalla riapertura: “Stiamo ricevendo decine e decine di telefonate di operatori esasperati: noleggi, alberghi, ristoranti, esercenti che hanno aperto le strutture in previsione della partenza della stagione sciistica, con spese di riscaldamento, assunzioni di dipendenti e scorte di materiale deperibile che sarà inevitabilmente da buttare. Non crediamo che saranno sufficienti gli improbabili ristori a coprire anche queste spese, figuriamoci i mancati incassi. In Appennino, nelle zone degli impianti, il clima tra gli operatori è surriscaldato e, onestamente, non si può non dar loro ragione. Oltre alla situazione economica, al limite del collasso, è bene ricordare anche la salute psicologica di queste persone, che nel corso dell’inverno sono state più volte illuse e poi beffate. Quest’ultimo stop, arrivato con queste modalità, è davvero troppo”.

Lapam conclude: “Riprendiamo le conclusioni dello stesso presidente della Regione: gli operatori si aspettano che a questo danno enorme si ponga rimedio con aiuti economici concreti e immediati. E, soprattutto, sufficienti. E’ difficile crederlo, vista la situazione, ma è l’unico modo per disinnescare una situazione di esasperazione che ha raggiunto il livello di guardia”.