La lunga lotta per superare la pandemia non è terminata e, debellato il virus, la comunità reggiana – come quella mondiale – dovrà confrontarsi con le ferite che il Covid-19 ha lasciato. Se da una parte l’Amministrazione comunale affianca il Servizio sanitario in tema di prevenzione e tutela della salute pubblica, d’altra è chiamata in causa in prima persona su temi di pertinenza diretta: cura sociale e personale, educazione, lavoro, economia, sostenibilità.
A questi temi, nel 2020 sono state date risposte in condizioni di assoluta emergenza, per il 2021, pur permanendo le condizioni di emergenza, si costruiscono attraverso il Bilancio di previsione risposte non solo per il presente, ma anche in una prospettiva più lunga, provando a impostare strategie che tengano conto della situazione contingente e offrano una prospettiva di ripresa per le 79.323 famiglie che vivono a Reggio Emilia.
HANNO DETTO – “Si tratta di un Bilancio che non può prescindere dalla situazione di emergenza sanitaria del 2020 e tuttora in corso, una situazione che ha inciso notevolmente a livello sociale, con l’incremento della povertà in città e che ha condizionato e ispirato le nostre scelte e i nostri progetti – ha detto oggi il sindaco di Reggio Luca Vecchi illustrando il Bilancio alla stampa – Quello che presentiamo è quindi un Bilancio di comunità e per la comunità, legato alla volontà di non lasciare indietro nessuno, di investire sulle componenti più deboli, sui disabili, sulle politiche educative, sulle fragilità in generale. Abbiamo inoltre scelto di non tagliare la cultura, di sostenere le società sportive, di confermare i servizi tradizionali e di pensarne di nuovi. Allo stesso tempo, lo abbiamo pensato anche come un Bilancio di rilancio, con importanti investimenti che presenteremo nei prossimi giorni, per fare del 2021 un anno spartiacque in cui si prefigura un’idea di città che guarda al futuro”.
“E’ un bilancio di cura delle persone, che guarda all’impatto sociale, ma anche a quello psicologico della pandemia – ha aggiunto l’assessore a Bilancio e Welfare Daniele Marchi – I dati testimoniano la persistente presenza di difficoltà economica delle famiglie con quasi 7.500 richieste di buoni spesa alimentari e il raddoppio della distribuzione di pacchi di cibo da parte della rete dei centri di ascolto e di aiuto. L’emergenza rispetto a queste fragilità deve quindi essere una nostra priorità, nonostante ancora non si sappia quali saranno realmente e concretamente i trasferimenti da parte dello Stato. L’altra faccia del Bilancio è comunque quella del rilancio, con investimenti legati ai temi dell’Agenda 2030. Se guardiamo alle cifre possiamo vedere come un terzo del Bilancio sia legato alle spese di struttura, un terzo alla cura delle persone, mentre un altro terzo è destinato a progetti per la transizione ecologica e la sostenibilità. La città resiste nel presente e non rinuncia al proprio futuro”.
I documenti di Bilancio vengono depositati oggi, con la relazione dell’assessore Marchi al Consiglio comunale. Nelle prossime settimane, la discussione e il voto dello stesso Consiglio.
BILANCIO 2021: SCELTE DI FONDO – Il Bilancio 2021 è lo strumento di programmazione principale per dare risposte, sia contingenti, sia di prospettiva, alla complessità del quadro.
Gli orientamenti di fondo scelti per il Preventivo 2021 sono perciò i seguenti:
· nessuna nuova tassazione per i cittadini;
· incremento delle risorse destinate alle politiche per le famiglie, le fasce più fragili e le imprese: 16,3 milioni di euro (più 2,4% rispetto al 2020) per Sanità e Welfare; 21,5 milioni di euro per il Fondo non autosufficienza e 1,74 milioni di euro (più 76,2% rispetto al 2020) per il Fondo povertà; nessuna nuova imposizione per le aziende;
· consolidamento del trend per il Welfare, con 60 milioni di euro; i principali attori sono Servizi sociali del Comune, Asp Città delle persone e Farmacie comunali riunite;
· incremento delle risorse per le politiche educative: 28,5 milioni (più 10,5%);
· mantenimento delle risorse ai servizi pubblici;
· un forte impulso agli investimenti, per un volume totale di 118.596.070 euro nel 2021, comprensivo delle opere in corso (accresciuti dell’71% per cento rispetto all’anno precedente) a cui si aggiungono 9,1 milioni di euro dei project finanancig per le scuole e il laboratorio ambientale. Sono previsti inoltre investimenti di oltre 55 milioni di euro nel 2022 e 22.400.000 euro nel 2023;
· una spesa corrente complessiva è prevista in 190 milioni di euro;
· politiche pubbliche in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030.
TRASFERIMENTI E PROVENTI DA CONCESSIONI EDILIZIE – La manovra è stata costruita attivando razionalizzazioni ed economie da parte del Comune, liberando risorse proprie, a fronte delle ulteriori difficoltà, generate da una flessione dei trasferimenti statali, che ad oggi non risultano essere adeguati a fronteggiare le conseguenze della crisi innescata dall’epidemia.
A fronte degli oltre 45 milioni di trasferimenti del 2020, la previsione 2021 è di 35.192.555 euro, con una diminuzione del 28,1% dei trasferimenti statali.
Nello stesso tempo, il trend dei proventi derivanti da concessioni edilizie rimane al di sotto delle quote del decennio precedente, di cui la quota da destinarsi alla spesa corrente nel 2021 ammonta a 550mila euro.
VOLTI DELLA CRISI – Alcuni dati, per delineare il contesto di partenza, fortemente mutato rispetto agli anni recenti.
Il numero di richieste di Buoni spesa degli utenti aventi diritto, si è attestato sulle 7.491 unità, completamente accolte attraverso il primo Bando (5.899) e il secondo (1.592).
Nella prima tornata le domande pervenute sono state presentate da:
· 39% persone in cassa integrazione o similare (Fis) con reddito sospeso;
· 35% lavoratori che hanno subito perdita o azzeramento del reddito;
· 26% persone con reddito derivante da attività bloccata.
Il profilo del richiedente:
· 46% ha tra 30-44 anni;
· 63% appartiene al nucleo famigliare “persone con figli”;
· 80% non risulta essere già in carico ai servizi sociali.
I nuclei beneficiari di contributi economici per persone in condizione di povertà ammontano a 850.
Il numero di richieste del reddito di cittadinanza 2020 è stato di 1.465 unità.
Delle 79.323 famiglie di Reggio Emilia, il 42% è costituita da nuclei mono-personali (quindi potenzialmente più fragili), il 42,4% ha figli e il 17,8% dei ragazzi è di età compresa fra gli 0 e i 18 anni. Il 21% della popolazione ha più di 65 anni.
La mortalità è aumentata nel 2020 del 15% rispetto al 2019 (il tasso di mortalità nel 2020 è 11 ogni mille abitanti, mentre nel 2019 era di 9,6).
LE AREE DI INTERVENTO E AGENDA 2030 – Sono stati adottati nuovi obiettivi strategici, in linea con Agenda 2030, e in base a questi allocate le risorse:
· Città del capitale sociale: 40.685.510 euro.
Questo indirizzo delinea azioni, priorità e interventi per il rafforzamento di un sistema integrato di servizi a sostegno delle persone e delle famiglie. L’indirizzo racchiude le politiche per una città senza barriere, partecipata, inclusiva, il contrasto alle diseguaglianze e alla povertà, la tutela di salute e benessere. Vi rientrano anche le politiche per la sicurezza urbana rivolte al conseguimento di una civile convivenza tra i cittadini, favorendo azioni per migliorare la vivibilità dei quartieri e per contrastare l’illegalità.
· Città dell’educazione e della conoscenza: 54.200.600 euro.
In questo indirizzo rientrano le attività e i progetti per garantire un’ampia offerta di servizi educativi e scolastici. Si intende dare risalto alle giovani generazioni, promuovendo la cultura e la creatività, valorizzando i luoghi e gli spazi della città per rafforzare relazioni e favorire scambi di esperienze. Si intende promuovere la cultura dello sport e rafforzare le iniziative per la promozione delle diversità culturali e delle pari opportunità.
· Città della transizione ecologica: 113.242.200 euro.
L’indirizzo comprende le politiche per la sostenibilità, l’ambiente e la mobilità, quindi consumo e produzione responsabili, contrasto ai cambiamenti climatici, energia pulita e accessibile. I progetti sono quelli mirati a contrastare l’inquinamento atmosferico, a potenziare la dotazione di verde urbano, a migliorare la sicurezza stradale, a incentivare la mobilità ciclabile e a potenziare la manutenzione delle aree pubbliche. L’indirizzo comprende inoltre le politiche di rigenerazione urbana che mirano a migliorare la città con interventi di riqualificazione in centro storico e nei quartieri.
· Città dell’attrattività e dell’internazionalizzazione: 11 milioni di euro.
L’indirizzo comprende le politiche per promuovere gli elementi distintivi della città e il suo territorio a livello nazionale, europeo e internazionale. Rientrano in questo indirizzo le politiche di promozione turistica, le iniziative di valorizzazione del centro storico, interventi e progetti turistico-culturali. La capacità di creare e mantenere relazioni internazionali con altri paesi può generare nuove traiettorie e sinergie con il mondo produttivo, rendendo la città più pronta al confronto con nuovi mercati e più aperta al cambiamento e all’innovazione.
· Città dell’economia, del lavoro e dell’innovazione: 18 milioni di euro.
L’indirizzo comprende le politiche a sostegno del lavoro e delle imprese. Diffondere informazioni tecnologiche, implementare le dotazioni infrastrutturali (logistiche, tecniche e tecnologiche), attivare servizi a supporto delle imprese (laboratori, azioni di marketing, prodotti finanziari, ecc.) può contribuire a rafforzare il tessuto economico della città. Anche lo sviluppo delle competenze distintive del sistema economico locale può attrarre talenti e imprese. Infine per rendere la città smart si punta sulla diffusione delle competenze e delle tecnologie digitali.
· Innovazione in Comune: 117.519.000 euro.
In questo indirizzo rientrano le politiche per migliorare l’efficienza della macchina amministrativa sia al suo interno, sia verso i cittadini e le imprese. Si intende implementare l’uso di strumenti e tecnologie informatiche; si intende migliorare l’organizzazione del personale, rafforzare la comunicazione con la città, valorizzare le risorse, razionalizzare le spese, contrastare la lotta all’evasione fiscale e garantire il rispetto della legalità e della trasparenza.
LA SPINTA AGLI INVESTIMENTI – L’impulso dato agli investimenti, per un volume totale di 118.596.070,53 euro nel 2021, si finanzia attraverso quattro principali voci: risorse proprie del Comune per il 12%; indebitamento per il 36%, avanzo e fondo pluriennale vincolati 21%, contributi 31%.
Detto sopra delle più specifiche azioni di Welfare – incremento delle risorse destinate alle politiche per le famiglie, le fasce più fragili e le politiche educative: 16,3 milioni di euro (più 2,4% rispetto al 2020) per Sanità e Welfare; 21,5 milioni di euro per il Fondo non autosufficienza; 1,74 milioni di euro (più 76,2% rispetto al 2020) per il Fondo povertà; consolidamento del trend per il Welfare, con 60 milioni di euro; 28,5 milioni di euro per le Politiche educative (più 10,5% sul al 2020) – rispetto ad altre politiche si prevedono:
· sgravi Tari: 200mila euro con un incremento di 50mila euro del fondo rispetto al 2020 per i nuclei famigliari con Isee fino a 12.500 euro (da ridurre proporzionalmente se le richieste di agevolazioni supereranno i 200mila euro) e 350mila euro per agevolazioni previste per utenze non domestiche soggette a chiusura o limitazione dell’attività causa Covid, le quali si aggiungono ai 700mila euro impegnati nel 2020 e che verranno riconosciuti con la prima rata 2021;
· Mobilità (nel triennio 2021-2023): 9 milioni di euro per l’attuazione del Pums e gli interventi di riorganizzazione della Mobilità; 10,3 milioni di euro per il completamento della rete ciclabile e la manutenzione e messa in sicurezza di ciclopedonali; 12,7 milioni di euro per la riqualificazione e riorganizzazione della viabilità;
· Sostenibilità: 8,58 milioni di euro per la riqualificazione e l’implementazione del verde, nel triennio 2021-2023;
· Sport: 6,7 milioni di euro per il potenziamento e l’ammodernamento di impianti sportivi (stesso triennio);
· Cultura: 3,42 milioni di euro per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria su beni culturali (stesso triennio);
· Cura della città (2021-2023): 13,7 milioni di euro per interventi sulle strutture scolastiche; 1,4 milioni di euro per interventi manutentivi nel Centro storico e in agli altri Quartieri; 14,2 milioni di euro per la riqualificazione di strutture di welfare e housing sociale.
E’ confermato, in 28.674.520 di euro, il valore dei trasferimenti agli organismi partecipati dal Comune.
LA MANOVRA PER LE ENTRATE – la manovra sulle Entrate prevede:
· per l’Addizionale comunale all’Irpef nessun aumento per il 2021; mantenimento dell’esenzione fino a 15mila euro (esenzione più alta dell’Emilia-Romagna); mantenimento della progressività dell’imposta;
· introduzione del nuovo Canone patrimoniale unico, istituito da legge nazionale a far data dal primo gennaio 2021: comprende la Tassa e il Canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, l’Imposta comunale sulla pubblicità e per il diritto sulle pubbliche affissioni, il Canone per l’istallazione dei mezzi pubblicitari e il Canone applicato limitatamente alle strade di pertinenza dei Comuni e delle Province. Il gettito previsto di 4,98 milioni di euro è formulato in modo da assicurare un ammontare pari a quello dei Canoni e dei Tributi che sono sostituiti dal nuovo Canone. Non è previsto perciò alcun aumento per il 2021;
· introduzione dell’Imposta di soggiorno a fine anno, a carico dei visitatori della città, in realtà già prevista dal Bilancio 2020 e poi sospesa. Si prevede porterà maggiori entrate per 100mila euro nel 2021. Il Regolamento dell’Imposta è in fase di redazione ed è il costituzione il Tavolo di lavoro con le associazioni di categoria interessate.