In tempi di Covid, si era organizzata allestendo nel retrobottega, quindi in uno spazio non visibile dalla vetrina, un vero e proprio salone di parrucchiere, attrezzato con poltroncine per i trattamenti, asciugacapelli, specchi e scaffalature per i prodotti.
Lo stratagemma messo in atto dalla titolare di un negozio di parrucchiere, una cittadina orientale di 33 anni, è stato scoperto dalla Polizia Locale Bassa Reggiana che, anche a seguito di segnalazioni ricevute, aveva iniziato accertamenti, notando un anomalo andirivieni di persone con acconciature appena fatte.
Una scena che non è sfuggita agli agenti del Corpo Unico, impegnati nei servizi di controllo del territorio mirati proprio alla verifica del rispetto delle normative anti Covid.
All’atto dell’accesso ai locali, all’interno del laboratorio nascosto, ove non era possibile neanche garantire il rispetto delle distanze di sicurezza, sono stati trovati due clienti, uno appena arrivato.
A tutti è stata elevata una sanzione da 400 euro per il mancato rispetto delle misure di prevenzione anti Covid.
«Il rispetto delle prescrizioni è doveroso per tutti e a maggior ragione per coloro che svolgono servizi alla persona ed erogano le loro prestazioni a stretto contatto con i clienti.» ha commentato il sindaco di Guastalla e presidente dell’Unione Bassa Reggiana, Camilla Verona, che ha aggiunto: «Dispiace dover intervenire a sanzionare comportamenti scorretti, del resto è giusto e doveroso
fermare comportamenti illegali. Fortunatamente la maggior parte degli esercizi e delle attività è rispettosa delle regole e delle prescrizioni ma i loro sacrifici non devono risultare inutili per colpa di pochi che si comportano male».