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Atti osceni nei pressi di una scuola: medico denunciato dai carabinieri a Reggio Emilia

Pensava stesse facendo la pipi e per questo una mamma, che si trovava all’esterno di una scuola primaria del capoluogo reggiano in attesa che uscisse il figlio, ha suonato il clacsono all’uomo per farlo desistere da tali intenti.  Solo a questo punto focalizzava che l’uomo, giratosi all’improvviso verso la donna, si stava masturbando.

A questo punto la donna è scesa dalla macchina dirigendosi verso l’uomo che si tirava su i pantaloni ricomponendosi. Prima di allontanarsi definitivamente si avvicinava alla donna dicendole in maniera spavalda “ se vieni con me ti spiego cosa stavo facendo”. Questo quanto verificatosi nei pressi di una scuola primaria del capoluogo reggiano con i carabinieri della stazione di Corso Cairoli, a cui la donna formalizzava la denuncia fornendo la foto della macchina alla guida della quale l’uomo si era allontanato, che a conclusione delle indagini identificavano l’esibizionista.

Nei guai è finito un medico 50enne residente nel capoluogo reggiano che i carabinieri della stazione di Corso Cairoli hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia per atti osceni in luogo pubblico aggravati dall’essere stati commessi in luoghi frequentati da minori.

La vittima, una 40enne reggiana, si trovava a bordo della sua auto in sosta nei pressi di una scuola primaria di Reggio Emilia attendendo l’uscita del figlio. Nell’attesa notava un uomo che posizionatosi davanti alla sua autovettura si abbassava i pantaloni. Nella convinzione che lo stesso volesse fare pipì la donna suonava il clacson dell’auto richiamando l’attenzione dell’uomo che a questo punto si girava verso la donna che concretizzava che lo stesso si stava masturbando. A questo punto la donna usciva dalla macchina dirigendosi verso l’uomo che si ricomponeva per poi allontanarsi alla guida di un’auto che la vittima fotografava con il cellulare.

Prima di lasciare il parcheggio l’uomo si avvicinava alla donna  e dopo aver abbassato il finestrino le rivolgeva con spavalderia l’invito ad andare con lui che gli avrebbe spiegato cosa voleva fare. Grazie alla descrizione fornita dalla denunciante ai carabinieri e soprattutto grazie alla foto dell’auto in uso all’esibizionista i carabinieri della stazione di Corso Cairoli catalizzavano le attenzioni investigative nei confronti di un medico reggiano a carico del quale venivano acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità alla base dei quali è stato denunciato in ordine ai citati riferimenti normativi violati.